LE INTERVISTE DEL PASSAPAROLA DEI LIBRI – Libreria la Botía Nòa Livigno

IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Thomas Ruberto della libreria La Botía Nòa Livigno

 

Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?

Libreria la Botía Nòa Livigno Recensioni Libri e News La nostra è una piccola libreria familiare indipendente, la prima e unica vera libreria di Livigno (SO), aperta a inizio dicembre del 2007 da madre e figlio. La libreria si chiama La Botia Noa, che in dialetto significa “la bottega nuova”, il nome che fin dal 1956 ha avuto il negozio, all’epoca un piccolo bazar.

All’inizio dell’esperienza, la libreria occupava poco più di 20 mq all’interno di un classico negozio di prodotti extradoganali, come ce ne sono tanti a Livigno. Poi, nel maggio del 2011, gli spazi hanno subito una ristrutturazione integrale e la libreria si è estesa prima all’intero piano terra e poi anche al piano interrato, per raggiungere uno spazio di circa 80 mq.

Libreria la Botía Nòa Livigno Recensioni Libri e News In libreria abbiamo un catalogo di circa 5mila titoli di narrativa, montagna e storia locale, cartine e guide escursionistiche, guide turistiche, libri in inglese e tedesco, libri per bambini e ragazzi, oltre a un assortimento non-book di marchi di cartoleria, accessori e design.

Periodicamente organizziamo incontri con gli autori e letture per bambini, e abbiamo una bicicletta con cassone, “La bici dei libri”, con la quale promuoviamo la lettura pedalando in paese. Inoltre, abbiamo realizzato per la vendita una mappa in 3D delle nostre montagne e abbiamo finanziato in parte una nuova guida storico-turistica di Livigno.

Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?

I nostri lettori fedeli sono innanzitutto i residenti in paese e i lavoratori stagionali, ma lavoriamo molto anche con i turisti italiani e stranieri che frequentano la località, siano essi occasionali o proprietari di seconda casa.

Naturalmente, oltre alla narrativa e ai libri per bambini e ragazzi, uno dei reparti su cui puntiamo molto è legato alla montagna e al viaggio, dalla narrativa all’alpinismo, dalle guide alle cartine escursionistiche, con una discreta proposta che interessa ed è apprezzata sia dai residenti e sia dai turisti.

 

Lettori si nasce o si diventa?

Lettori si diventa, senza dubbio. Lo si diventa in famiglia, se in casa ci sono libri da sfogliare fin da piccoli; lo si diventa a scuola, se gli insegnanti propongono titoli che invogliano la lettura e la rendono piacevole; lo si diventa da adulti, se non si perde la curiosità e l’interesse verso il mondo che ci circonda e che i libri raccontano in ogni sfaccettatura sia con la narrativa sia con la saggistica.

Lettori si diventa se non si è pigri.

Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?

Libreria la Botía Nòa Livigno Recensioni Libri e News Nella sostanza, e nel suo scopo fondamentale, il mestiere del libraio è rimasto lo stesso di un secolo fa: proporre al lettore buoni libri. Ma è ovvio che oggi per poter svolgere al meglio questo compito il libraio deve districarsi fra tantissime situazioni, a volte molto complicate: decine di migliaia di pubblicazioni l’anno da vagliare; migliaia di case editrici da conoscere; concorrenza dell’e-commerce e della grande distribuzione da tenere a bada; attenzione maniacale verso i conti economici; necessità di formarsi e aggiornarsi; essere informati sulle tendenze editoriali e dunque sulle preferenze dei lettori in un determinato periodo.

Il lettore, da parte sua, crediamo cerchi sempre e comunque la stessa cosa: libri capaci di soddisfarlo, di intrattenerlo, di emozionarlo e di fargli conoscere cose che prima non conosceva.

Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?

Libreria la Botía Nòa Livigno Recensioni Libri e News In fondo i social sono un ulteriore modo per promuovere la lettura, quindi se usati bene non possono che essere utili allo scopo di editori, librai e autori, cioè puntare a vendere più libri, sempre che siano buoni libri.

Ma i social non devono essere un’ossessione. La lettura resta pur sempre un atto individuale, un momento che prendiamo per noi stessi. E per scegliere un buon libro non c’è cosa migliore che affidarsi a un buon libraio, a un buon bibliotecario o, perché no, anche a un buon blog di settore o a una buona pagina social.

Anche la nostra libreria ha un sito internet e una pagina Facebook, sulla quale pubblichiamo proposte ed eventi. L’impatto c’è: non è determinante, ma senz’altro è positivo.

 

Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?

Libreria la Botía Nòa Livigno Recensioni Libri e News I titoli citati sono libri discreti, soprattutto sono libri che raccontano storie che coinvolgono il lettore. Ci può essere anche il più grande passaparola mai esistito, ma se poi il libro non appassiona il lettore, in pochissimo tempo qualsiasi clamore si sgonfia.

Quello che ci sorprende da un paio d’anni a questa parte è invece l’infinita pubblicazione di libri sulle web star, che quasi sempre si rivelano inutili, privi di sostanza, scatole vuote. In questo caso chi pubblica pensa esclusivamente a fare cassa a scapito del contenuto, contando solo i follower dell’autore.

Ma alla fine cosa resta di queste vendite, a parte l’incasso? E soprattutto, i giovanissimi che acquistano questi libri possono diventare nuovi lettori? Secondo noi la vera sfida che dovrebbero affrontare prima di tutti gli editori, e poi anche i librai, è quella di riuscire a riportare questi ragazzi in libreria, convincendoli a leggere libri con un contenuto migliore.

Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?

Per fortuna non sono i librai a far nascere un “tormentone”, in genere sono gli editori con le loro operazioni di marketing. E, sinceramente, non abbiamo idea né vogliamo scommettere su quale sarà il prossimo.

Noi continueremo a provare a soddisfare le richieste dei lettori sia tenendo i libri da classifica o di autori famosi, sia proponendo titoli meno visibili e meno pubblicizzati, con particolare attenzione ai libri di montagna e a quelli per bambini.

 

In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?

Libreria la Botía Nòa Livigno recensioni Libri e News UnLibroNoi, a Livigno, viviamo in un contesto che è l’opposto di quello del resto d’Italia. Abbiamo una natalità 3/4 volte superiore alla mortalità, e abbiamo un’età media dei residenti che è di 35 anni. In paese abbiamo molti più bambini, ragazzi e giovani rispetto agli adulti. E i lettori tra i bambini e i ragazzi sono molti, in particolare grazie all’ottimo lavoro di scuole e biblioteca.

Come detto in precedenza, avere libri in casa, far leggere i titoli giusti a scuola, frequentare le biblioteche e le librerie con genitori o amici e trasmettere la passione della lettura è già un ottimo punto di partenza. Il resto, cioè una costante attività di promozione della lettura, spetterebbe all’amministrazione pubblica, ma quasi sempre a farla sono editori, librai e bibliotecari, ognuno a proprio modo e senza una linea comune.

Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?

Negli ultimi 4/5 anni abbiamo sempre avuto in vendita in libreria qualche modello di e-reader. Al momento non ne teniamo più, ma abbiamo sempre considerato la lettura digitale una risorsa, un modo nuovo di leggere che poteva e può portare anche nuovi lettori. Il digitale è una possibilità di lettura in più, anche se quella tradizionale resta e resterà il riferimento, il punto fermo e immortale dell’editoria.

Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.

Visto che la nostra è una libreria che vive in un contesto alpino, consigliamo un romanzo che è tra i nostri best seller proprio tra la narrativa di montagna: La pelle dell’orso di Matteo Righetto (TEA). E visto che abbiamo parlato molto di letteratura per l’infanzia, consigliamo anche un libro per bambini di 4/5 anni sull’accettazione di se stessi, che tra l’altro ci era stato segnalato da un’insegnante: Bella di Canizales (Les Mots libres).

 

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