IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Benedetta Pazzagli della Libreria La Gioberti Firenze
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Nasciamo dalla chiusura (ahimé) della storica libreria Colonna! La famiglia Giorgi rileva la libreria, come già fatto per la Libreria salesiana in via Gioberti,
ed eccoci qua!
Il nome richiama appunto la libreria Gioberti, che grazie a Grandi librai storici fiorentini, ha avuto un ottimo successo!
Memori di questa esperienza stiamo cercando di trovare la nostra identità, grazie al continuo appoggio dei nostri clienti che ci indirizzano e ci guidano!
Da Giugno, data di riapertura della nostra libreria, la frase più ascoltata è stata: “Grazie per aver riaperto!”
ci sentiamo quindi molto motivati e pronti ad affrontare questa nuova avventura!
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
Non è da molto che abbiamo aperto, ma per quanto abbiamo potuto constatare la nostra clientela è molto varia, ci sono bambini, adulti, anziani!
Questo quartiere ci ha molto sorpreso per la sua dinamicità e ricchezza culturale. Ci piace pensare che nella nostra libreria tutti possano trovare quello che stanno cercando!
Lettori si nasce o si diventa?
Per la mia esperienza personale… Lo si diventa! Quante risposte in ogni libro e quante domande in tanti altri! Io credo che la lettura sia una forma di auto aiuto,
un percorso di formazione indispensabile e continuo!
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Io sono libraria da circa 10 anni, non so se sia poco o tanto tempo, però qualcosa ho imparato…
La differenza sostanziale che vedo sta nelle nuove uscite! Troppe e spesso di poca qualità, ma è proprio l’istinto, la cura e la bravura di un librario di trovare
in questa montagna di libri quello giusto per i lettori. Una cosa è certamente cambiata nel lettore stesso.. La velocità: il libro deve esserci appena uscito, le rete ha abituato il lettore al tutto e subito,
Amazon è in grado di prevedere grazie a un algoritmo i tuoi desideri e proporti quello che potrebbe piacerti anche se non lo sai.
Per fare il librario, in questo contesto, l’unica soluzione è crearti il tuo algoritmo quando incontri e conosci una persona!
Capire da poche parole cosa potrebbe interessarle e cosa sta cercando… Siamo diventati dei programmatori! La vera forza sta nella relazione, nello sguardo, nelle emozioni condivise, semplicemente nel fermarsi e ascoltarsi.
Amazon ti chiede come stai, se il regalo scelto per il nipote è piaciuto, se come noi vi siete commossi a leggere il libro? Ecco, la relazione è fondamentale e per noi assolutamente piacevole!
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
La rete spesso ci aiuta, tanti ragazzi ma anche adulti arrivano con lo smartphone in cerca di libri consigliati da blogger o su instagram, la condivisione del sapere è fondamentale e a mio avviso proficua,
certo è molto difficile star dietro a tutto, ma assolutamente stimolante!
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto”, veri e propri tormentoni, come Il caso di Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica, ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sui social: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
Il passaparola è importantissimo! Penso ai Goldbaum di Natasha Solomons o a Patria di Fernando Aramburu: libri bellissimi che grazie al tam tam hanno avuto un certo successo; noi li teniamo da molto come nostre proposte!
Ci sono dei libri che incredibilmente piacciono a tutti, vuoi perché scritti in maniera semplice e diretta, vuoi perché la storia raccontata è estremamente accattivante! Sono libri che hanno un certo spessore e che sanno raccontare una storia, spesso sottovalutati dagli editori stessi! Però poi ci sono libri che ti sorprendono, uno di questi fu “L’Eleganza del Riccio ” della Barbey, ecco il successo di quel libro mi colpì molto, non è un testo semplice alla portata di tutti, eppure ebbe un discreto successo che ancora non sono riuscita a spiegarmi!
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
Ultimo arrivato: La saga dei Florio “I Leoni di Sicilia“.
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Per la mia esperienza ci sono molti più lettori bambini che ragazzi. In editoria e non solo! Si parla di Young Adult ed esiste tutto un settore di editoria specializzata. Dopo una certa età (dagli 11 ai 20) i ragazzi in libreria diminuiscono, si vedono svogliatamente trascinati dai genitori agguerriti e increduli che li ricordano incollati alle pagine di Topolino… A maggior ragione in questi casi il librario deve assolutamente essere aggiornato, leggere tantissimo e saper capire quando una lettura può essere adatta oppure no, quando leggo un libro YA lo leggo perché mi interessa e mi piace, se mi emoziona ho la presunzione che possa emozionare anche i più giovani…a volte funziona a volte no! Le case editrici stanno cercando un varco nei cuori dei ragazzi, penso alla collana Carta Bianca dell’einaudi, con autori eccellenti e storie impegnate e profonde. Un consiglio che posso dare: se proprio non c’è modo di avvicinare un ragazzo alla lettura di un libro io spesso consiglio un graphic novel! i graphic hanno una costruzione narrativa simile al libro ma con l’aggiunta delle immagini che correlano e amplificano il racconto, ne stanno uscendo tantissimi e sono veramente belli e assolutamente piacevoli da leggere! Anche la scuola deve fare la sua parte: gli insegnanti dovrebbero essere in grado di poter leggere e consigliare i libri giusti per i propri alunni… E poi i genitori! Non ci scordiamo che si educa con l’esempio… Se in casa non entra un libro, perché il figlio dovrebbe appassionarsi alla lettura?
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Come già detto, a mio avviso l’importante è leggere, che sia un libro o un e-book… Spesso ci sono persone che leggono un libro su e-book e poi vengono a comprarlo da noi perché innamorati comunque dell’oggetto libro!
Consigliate tre libri, secondo voi imperdibili, ai nostri lettori.
Mi mette sempre in difficoltà fare le classifiche, mi si intreccia il cervello!Per cui dico tre titoli d’istinto e nessuno me ne voglia a male:
Amitav Ghosh, La trilogia della Ibis
Stephen Meyer, Il figlio
TUTTO simenon!!!
E per i più piccini:
– Tutto RODARI e Tutto DAHL
– la collana Bababum della Babalibri
– Per i piccoli già grandi: i libri di Murail Marie-Aude (!)
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