IL PASSAPAROLA DEI LIBRI ha intervistato Giovanna Taborelli della libreria Taborelli Bellinzona (Svizzera)
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Abbiamo aperto nel settembre del 1982, poi nel 1999 abbiamo ampliato i nostri spazi per la prima volta e nel 2011 abbiamo aperto un altro spazio interamente dedicato ai lettori da zero a quattordici anni, la “Taborelli Kids”, proprio di fronte alla libreria storica.
Che tipo di lettori frequenta la vostra libreria?
Abbiamo una clientela molto diversificata: dagli amanti del giallo e del romanzo rosa, fino agli amanti della divulgazione scientifica e a coloro che sono alla ricerca di un titolo particolare. Per noi è gratificante assistere ad un vero e proprio passaggio di testimone di tipo generazionale: chi veniva da bambino a comprare i libri per sé insieme ai suoi genitori oggi viene ad accompagnare i propri figli. È una bella soddisfazione!
Lettori si nasce o si diventa?
Probabilmente lettori si diventa. L’importante è cominciare con il libro giusto!
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
Oggi la lettura è diventata più democratica: siamo andati oltre quel timore reverenziale che riscontravo all’inizio della mia attività, quando sembrava che accostarsi al libro fosse qualcosa per pochi “eletti”.
La svolta, a mio avviso, da noi è avvenuta con la pubblicazione di “Va’ dove ti porta il cuore”: per la prima volta lettori più colti e meno colti si sono incontrati su un titolo che sembrava mettere d’accordo tutti.
La libreria (e anche il libraio) non sono più percepiti come un luogo “sacro” per pochi, e questo è un bene! Anche il bacino di utenza e quindi di lettori si è ampliato notevolmente. E siamo tutti più contenti.
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Si! Certamente! Noi siamo presenti su Facebook (www.facebook.com/libreriataborelli/) e su Instagram (@libreria_taborelli) ed entrambe le nostre pagine funzionano bene. Ma, essendo in una piccola città, conta ancora molto di più il passaparola, il contatto umano tra libraio e cliente, l’incontro vis-a-vis. Abbiamo la fortuna di trovarci all’interno del centro storico di Bellinzona, luogo di passeggio e di passaggio.
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come la verità sul caso Harry Quebert o la Saga dei Cazalet, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
Un libro il cui successo ha stupito tutti noi è sicuramente la saga de “L’amica geniale” di Elena Ferrante (edizioni E/O); è stato letto moltissimo grazie al passaparola tra i lettori. Il motivo? Probabilmente una storia ricca di emozione, scritta in modo non banale, ma al tempo stesso accessibile a tutti.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
Bella domanda! Lasciamoci sorprendere! Il più delle volte sono i lettori a decretarne il successo in modo inequivocabile: difficile fare previsioni…ed è bello cosí!
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
Non ci sentiamo di dire che i giovanissimi leggono meno rispetto al passato; ad esempio, per bambini e ragazzi (fino alla scuola media) l’offerta è cresciuta notevolmente in questi ultimi tempi, potremmo dire negli ultimi quindici anni. In generale, il tempo dedicato ai libri, soprattutto per la fascia dei teenager, è minacciato da altri tipi di passatempi legati ad internet e ai social, elementi che prima non esistevano.
La strategia da adottare riguarda la tipologia di libri da proporre a questi ragazzi: letture “grimaldello”, ovvero capaci di accendere il fuoco della passione attraverso storie avvincenti e di qualità, al tempo stesso.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
Una risorsa diremmo di no; purtroppo, sarà un evolversi naturale, per alcuni generi ancora più di altri (ad esempio, il genere di fantascienza, sempre più in formato digitale e meno in cartaceo). Naturalmente speriamo che il libro non venga mai soppiantato del tutto: il piacere di leggere su carta, stringendolo tra le mani non ha prezzo! Così come quello di entrare in una libreria e fare quattro chiacchiere con il libraio, farsi consigliare un libro o consigliarlo a propria volta.
Consigliate un libro, secondo voi imperdibile, ai nostri lettori.
Siamo in cinque e con gusti diversissimi! Ve ne consigliamo cinque!
Gabriele consiglia “Stoner” di J.Williams
Giancarla consiglia “Il re pallido” di D.F.Wallace
Simona “Il Signore degli Anelli” di JR Tolkien
Silvia “Se questo è un uomo” di P.Levi
Giovanna… il libro che non abbiamo ancora letto!
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
1 Trackback / Pingback