IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Alice Giuffrida delle Librerie Catania Libri
Parlateci di voi. Chi siete e quando nasce la vostra attività?
Le librerie Catania Libri nascono circa 10 anni fa
Con tre punti vendita a Catania, uno in viale Regina Margherita 2H, uno in via Roccaromana 20 (specializzata in testi giuridici), ed infine quello in via Teatro Greco 107 (p.zza Dante) Accanto al polo umanistico dell’ateneo etneo, le librerie Catania Libri desiderano proporsi come luogo d’incontro per il loro pubblico dotandosi di un’ampia offerta di titoli che spaziano in tutti i campi dell’editoria, dalla narrativa alla saggistica, dai testi tecnici a quelli scolastici e universitari oltre ad un ampio settore di modernariato e di libri sulla Sicilia. Inoltre all’interno del punto vendita del Viale Regina Margherita abbiamo un ampio settore di ceramiche di Caltagirone.
Che tipo di lettori frequentano le vostre librerie?
La nostra clientela spazia dagli studenti ai lettori forti e occasionali, ma soprattutto i clienti vengono da noi per il grande assortimento di libri di catalogo e libri rari.
Lettori si nasce o si diventa?
Alcuni ci nascono, molti altri ci diventano.
Essere librai nel 2019: che cosa è cambiato nel mestiere del libraio e nel ruolo del lettore, negli ultimi anni?
La quantità di libri che vengono pubblicati ogni anno è cresciuta in maniera smisurata, spesso la maggior parte dei testi che arrivano in libreria vengono sistemati a scaffale e ripresi qualche mese dopo per metterli in resa. Per un libraio non è semplice trovare nel mare magnum delle pubblicazioni libri davvero validi perché in mezzo a quelle quantità spesso sfugge “il titolo di valore”. Per questo spesso ci si affida a blog, giornali, siti internet, per scovare qualcosa che può sfuggire. Oggi i lettori sono molto più consapevoli, e anche a causa dei prezzi molto alti delle novità , sono molto accurati nella scelta di cosa acquistare .
Lettura e reti sociali: che cosa ne pensate di questo binomio? Si può essere “social” continuando a essere lettori? Quanto e come siete presenti sulle reti sociali e che impatto hanno queste sulla vostra attività?
Oggi si DEVE essere social, è il modo più efficace per raggiungere più gente, ma soprattutto è un luogo di confronto che piace sia al libraio che al lettore. Noi abbiamo sia un account facebook che uno instagram, oltre al sito internet con shop online. La nostra attività beneficia molto dei social, ma ancor di più del sito, infatti facciamo spedizioni in tutto il mondo.
Nel nostro gruppo ci sono titoli che ormai hanno raggiunto lo stato di “libri di culto” o veri e propri tormentoni, come la Saga dei Cazalet o I leoni di Sicilia, non sempre a causa della loro qualità artistica ma grazie, soprattutto, a un passaparola costante sulle reti sociali: quali sono i titoli il cui successo vi ha maggiormente stupito e che idea vi siete fatti del motivo di questo successo?
I leoni di Sicilia è l’esempio più calzante e recente dell’efficacia del passaparola, ne abbiamo vendute tantissime copie senza praticamente doverlo consigliare.
Sono convinta che non ci sia pubblicità migliore del passaparola dei lettori. Oramai i fenomeni editoriali nascono così.
Qual è il titolo che, secondo voi, diventerà il prossimo “tormentone”?
“Cambiare l’acqua ai fiori” ne ero convinta già a Febbraio. Credo sia il titolo che abbiamo venduto di più, insieme a Spillover, durante il lockdown.
In molti, sul nostro gruppo, si lamentano del fatto che è diventato molto difficile invogliare alle lettura i giovanissimi: in base alla vostra esperienza è vero che i ragazzi leggono sempre di meno? Esiste una strategia che scrittori, librerie, case editrici o chiunque abbia a che fare con giovani lettori potrebbe utilizzare per interessarli di più?
E’ decisamente vero, e social, videogiochi e tv hanno la loro parte di colpa, ma a mio avviso ce l’hanno anche alcuni insegnanti che obbligano i ragazzi alla lettura di testi non sempre adatti, nulla togliendo ai grandi classici della letteratura, oggi ci sono in commercio moltissimi libri di grande qualità e decisamente più “freschi”, quindi più vicini agli interessi e alle problematiche dei ragazzi. Spesso gli insegnanti ne ignorano l’esistenza. Dal mio punto di vista dovrebbero affidarsi anche loro al consiglio del libraio, soprattutto perché ogni ragazzo è diverso ma per ognuno sarebbe possibile trovare il libro più adatto che riesca ad appassionarlo e magari che riesca a fargli venire la voglia di entrare in una libreria a prescindere dai compiti assegnati.
Come vi ponete nei confronti della lettura digitale? La considerate una risorsa o una minaccia per la vostra attività e per il futuro dell’editoria?
I tempi cambiano, cambiano le esigenze e devono cambiare anche le librerie. Il digitale, a mio avviso, non sostituirà il cartaceo, ma sono 2 realtà che possono coesistere. Io a volte leggo in formato digitale perché lo trovo più comodo ad esempio quando viaggio.
Consigliate tre libri, secondo voi imperdibili, ai nostri lettori, motivandone la scelta.
- La morte della Pizia di Friedrich Durrenmatt
È un piccolo libro , La Pizia offesa per la credulità dei greci inizia a predire oracoli assurdi, infatti è lei che predirrà ad Edipo che ucciderà il padre e che giacerà con la sua stessa madre. E’ un racconto irriverente e divertente allo stesso tempo. Per me una chicca imperdibile.
- Fiori sopra l’inferno di Ilaria Tuti è tra i libri che più ho amato negli ultimi mesi, Teresa Battaglia con il suo caratteraccio e la sua empatia è tra i personaggi più riusciti , impossibile non amarla.
- Harry Potter di J.K. Rowling , non credo ci sia molto da dire, tra I libri più belli degli ultimi vent’anni.
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