IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Claudia Tarolo di Marcos y Marcos
Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?
Marcos y Marcos è nata a Milano nel 1981 in una mansarda di Porta Venezia; era il sogno di due ventenni che si chiamavano entrambi Marco.
A che tipo di lettori si rivolge?
I nostri lettori sono avidi di storie ben raccontate, a volte bizzarre, a volte meno, sempre sorprendenti. Sono lettori esigenti, che riconoscono la cura del testo, l’amore per la carta, per i colori.
Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Impossibile scegliere, abbiamo amato ogni libro e non smettiamo mai di promuoverlo. La cosa di cui siamo più orgogliosi è proprio questa, la resistenza di un vasto catalogo di libri che continuiamo a ristampare persino da decenni. Ci piace vedere i nostri libri tutti insieme alle fiere, ci piace contemplarli e riscoprirli. Ogni volta, è il progetto Marcos y Marcos a riconquistarci.
In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Il Italia di legge poco, ma tra i lettori ci sono molti lettori forti; è questa la nostra peculiarità nazionale, che tiene viva una proposta molto varia e un buon numero di editori indipendenti.
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