IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Mario Scagnetti di tab edizioni
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?
tab edizioni nasce a settembre 2019 da un gruppo di professionisti impegnati da anni nel mondo dell’editoria. Il nostro marchio si rivolge principalmente al mercato dell’editoria accademica e scientifica, ma abbiamo immaginato anche uno spazio dedicato a professionisti, studiosi e appassionati, interessati ad approfondire un tema ancora sconosciuto. Per questo abbiamo scelto di dividere il catalogo in due macro-sezioni: università e saggi. Nella prima si trovano opere provenienti e dedicate al mondo accademico (manuali, testi di didattica e di ricerca); la seconda ospita invece tutti quei libri che, pur mantenendo un forte impianto scientifico, sono accessibili al grande pubblico e hanno per questo un taglio più divulgativo. Poi ci sono collane e riviste che approfondiscono temi specifici, ognuna con il proprio taglio particolare, ma sempre realizzate con la collaborazione di accademici, ricercatori e professionisti. I punti fondanti del nostro progetto editoriale? La cura grafica e redazionale, la volontà di dare vita a progetti interdisciplinari e una forte apertura al digitale. I piani per il futuro sono tanti e non possiamo di certo anticiparli tutti… Sicuramente ci piacerebbe sviluppare un percorso dedicato alla narrativa di qualità, con un suo marchio editoriale a sé.
– A che tipo di lettori si rivolge?
I nostri lettori sono soprattutto accademici, professionisti e studenti. I libri che pubblichiamo nella sezione dei saggi, però, sono accessibili a un grande pubblico. Per leggerli non è necessaria una formazione universitaria o specialistica e per fortuna il pubblico li ha subito apprezzati, acquistandoli sia tramite il nostro sito che nelle librerie. Fantalezioni di musimatefisica di Paolo Camiz, Ars intelligendi di Fabio Leuzzi e Prozac di Andrea Pamparana rispecchiano alla perfezione quello che noi intendiamo per saggi.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Siamo affezionati a tutti i nostri libri e non lo dico per essere politicamente corretto, bensì perché dietro ogni volume ci sono ragionamenti e percorsi decisionali differenti, quindi è come se fossero tutti figli unici. Se proprio devo scegliere un libro, però, ne voglio citare tre: Cultural Diplomacy & Heritage di Olimpia Niglio e Joong Lee, perché è stato il primo e averlo tra le mani fresco di stampa è stato davvero emozionante; L’Asia di Salvatore Santuccio, perché non avevamo proprio messo in cantiere di poter pubblicare un libro del genere ed esserne capaci è stata una piacevole scoperta, oltre che molto divertente; Écritures de l’ailleurs, perché dopo neppure due mesi di lavoro siamo riusciti a fare una coedizione con L’Harmattan di Parigi.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
In Italia si legge poco perché si scrive troppo. Certo, detto da una casa editrice potrebbe sembrare paradossale, ma l’eccessiva produzione stordisce e confonde le persone che non hanno grande dimestichezza con i libri. Nel nostro mercato editoriale fortunatamente si legge ancora, perché si deve studiare. Per invertire la tendenza, comunque, è necessario educare le persone ad avere confidenza con l’oggetto libro, perché quando una persona termina il proprio percorso di studi spesso si distacca completamente dai libri. Fiere, anche piccole e di settore, e presentazioni con una componente più ludica e interattiva sono fondamentali per invertire la tendenza, soprattutto tra i giovanissimi.
– Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?
Ormai gli store online rappresentano il principale canale di vendita e i libri diventano sempre più digitali. Sdraiarsi sul divano dopo aver scelto cosa leggere in una piccola libreria indipendente, però, è una sensazione molto piacevole che invito tutti a regalarsi. Nel nostro progetto editoriale abbiamo voluto prendere ciò che c’è di positivo in entrambi gli approcci. Ecco, l’importante è che non si escludano a vicenda. Si può comprare un ebook su Amazon e si può anche andare in libreria a scegliere un testo poco conosciuto di una piccola casa editrice indipendente.
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi?
Non siamo molto social, purtroppo, e per ora rappresentano solo una vetrina per noi. Comunichiamo con chi ci segue, annunciamo le nostre ultime uscite e le iniziative che lanciamo. Ecco un altro piano per il futuro che si può svelare: assumere un social media manager che si occupi di far viaggiare tab sugli spazi social!
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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