IL PASSAPAROLA DEI LIBRI, in occasione della manifestazione “Pisa Book Festival” ha intervistato Silvia Bellucci di “Tunué”
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice e a che tipo di lettori si rivolge?
Tunué nasce quindici anni fa a opera di Emanuele Di Giorgi e Massimiliano Clemente, i due editori che hanno fatto della loro passione per il fumetto una realtà editoriale. All’inizio la casa editrice era incentrata sul fumetto e la saggistica dedicata a fumetto, animazione, videogiochi e fenomeni pop contemporanei, successivamente si è aggiunta Tipitondi, collana di graphic novel per bambini molto seguita, infine Romanzi, collana di narrativa.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
È difficile scegliere ma potrei citare Paco Roca in virtù del fatto che è stato il primo autore internazionale. Fra i suoi titoli storici Il faro, La casa e ancora Il Bivio, ultimo uscito presentato a Lucca, un progetto nato dalla collaborazione di Roca con il gruppo musicale Seguridad Social, in cui si parla della passione per la musica, per il fumetto e dei processi creativi che accomunano questi due mondi.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Nel nostro settore, quello del graphic novel e dei libri illustrati, il numero di lettori sta avendo una crescita esponenziale. Dal punto di vista dell’incoraggiamento alla lettura Tunué lavora moltissimo con le scuole organizzando corsi e incontri con i ragazzi. In particolare gli autori si mettono sempre in prima linea per stimolare il più possibile i giovani alla lettura.
– Consigliate uno dei vostri titoli e diteci il perché?
Consiglio “Gli anni migliori” di Stefano Casini, un graphic novel ambientato in una piccola località della riviera toscana con protagonisti Max e Saverio, due adolescenti senza pensieri, se non per le ragazze, che cercano di capire di più della vita. I loro anni migliori sono dedicati alla scoperta delle donne e della musica rock. Sullo sfondo gli inizi degli anni ’70, le prime rivendicazioni femminili, personaggi d’antan, eroi “maledetti” e affascinanti.
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi?
I social sono molto importanti per Tunué e rappresentano il canale principale di contatto con il pubblico, aldilà delle fiere.
In particolare attraverso Instagram riusciamo a trasmettere la potenza delle immagini che compongono i nostri graphic novel, mentre attraverso Facebook condividiamo informazioni e approfondimenti. I social ci danno la possibilità di avere un riscontro emotivo immediato da parte dei nostri lettori.
Commenta per primo