IL PASSAPAROLA DEI LIBRI HA INTERVISTATO Nicola Feo di Vague edizioni
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice, come si è sviluppata e quali sono gli eventuali piani per il futuro?
“Vague Edizioni” è una casa editrice indipendente fondata a Torino nel 2018 da Gabriella Montanari e Nicola Feo, nata dalle ceneri ancora tiepide di “WhiteFly Press” (casa editrice di cui era già socia Gabriella Montanari).
“Vague Edizioni” ha acquisito il marchio (e il catalogo) “WhiteFly Press” e adesso opera con i due marchi: “WhiteFly Press” (con il quale prosegue con l’originaria linea editoriale, centrata su letteratura italiana ed estera, in particolare anglosassone) e “Vague Edizioni” (con il quale pubblica esclusivamente letteratura francofona).
In casa editrice Nicola Feo si occupa delle questioni più operative (acquisizione diritti, contratti, rapporti con i fornitori, amministrazione e ufficio commerciale) mentre Gabriella Montanari della parte editoriale (direzione editoriale, rapporti con gli autori, editing, traduzioni e correzione bozze). Oltre a noi, vi sono i collaboratori esterni: Lorenzo Balocco (illustratore), Andrea Magno (grafico e informatico), Franco Costantini (che si occupa di alcuni eventi di presentazione), un ufficio stampa e una piccola squadra di traduttori dal francese e dall’inglese.
Continueremo a portare avanti in parallelo le pubblicazioni con entrambi i marchi.
Le prossime uscite a marchio “WhiteFly Press” saranno uno scrittore inedito in Italia (il cui nome non voglio svelare perché faremo il lancio a breve), autore che ha riscosso grande successo negli Stati Uniti, in Inghilterra e in Francia, dove è in finale in un prestigioso premio, con il primo titolo di una trilogia (una scoperta sulla quale puntiamo molto) e poi usciremo con un romanzo di Stephen Amidon (autore de “Il Capitale umano” e sceneggiatore di “Ella & John”).
Con il marchio “Vague” – dopo i due francesi Jean-Gabriel Nordmann e Frédéric Beigbeder, e l’algerina Nassira Belloula – ci spingeremo in Svizzera con l’autrice di una raccolta di racconti, in Belgio, con una bella sorpresa, e poi torneremo in Francia con un autore di gran successo e, anche lui, ancora totalmente inedito in Italia.
– A che tipo di lettori si rivolge?
Ci rivolgiamo principalmente a lettori curiosi.
Tra le nostre scelte – oltre a quella di pubblicare scrittori ancora inediti in Italia – c’è quella di andare a scovare le opere prime di autori che si sono poi affermati perché spesso nell’opera d’esordio vi è il libro che l’autore ha “dentro” (e così è avvenuto per i primi due titoli pubblicati a marchio “Vague Edizioni”). Per Vague abbiamo il vincolo della francofonia ma la scelta è in realtà sconfinata perché oltre agli autori francesi vi sono quelli svizzeri, belgi, canadesi e tutti quelli delle ex colonie (dall’Africa all’Oceania). Pubblichiamo narrativa (romanzi e racconti), poesia, auto/biografie, teatro e letteratura per ragazzi.
Il fatto che mancasse in Italia una casa editrice dedicata alla letteratura in lingua francese, unitamente all’approfondita conoscenza della cultura francofona da parte di Gabriella Montanari, ci ha spinto ad avere questo focus mirato a coprire un’incomprensibile “buco” nel panorama editoriale italiano. Inoltre Torino, dove operiamo, è una città molto “francese”, un ponte ideale tra le due culture.
Ci rivolgiamo anche a lettori che amino “l’oggetto libro”: pubblichiamo esclusivamente in cartaceo e teniamo molto alla cura estetica e grafica dei nostri titoli. I due marchi hanno un’identità grafica ben definita e riconoscibile, scegliamo carte di qualità, e corrediamo i testi di foto e illustrazioni. Insomma, pur essendo traduzioni, creiamo delle opere graficamente nuove.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Domandare a un editore qual è il titolo, o l’autore, preferito è come chiedere a un genitore di confessare quale figlio preferisca.
Io personalmente sono molto affezionato al primo titolo uscito a marchio Vague: “Il lungo viaggio del Pinguino verso la giungla”, la fiaba teatrale di Jean-Gabriel Nordmann (drammaturgo, regista e attore francese), un long-seller in Francia, con 350.000 copie vendute e rappresentato in teatro ininterrottamente dal 2001 (quest’estate è diventato anche un musical ed è stato rappresentato al Festival di Avignone). Rispetto all’originale francese abbiamo impreziosito il testo con le illustrazioni (in bianco e nero affinché i giovani lettori possano colorarle e personalizzare la propria copia del libro) di Lorenzo Balocco e l’abbiamo stampato con il carattere Easy-Reading, un font che facilita la lettura per le persone affette da dislessia (una scelta di cui andiamo molto fieri). Poi lo abbiamo portato nelle scuole e abbiamo collaborato ad alcuni progetti benefici (con Emergency, per esempio). Sì, a questo libro sono davvero affezionato, anche perché ho avuto il piacere di conoscere personalmente Jean-Gabriel Nordmann che è davvero una bella persona.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
Sì, in Italia si legge poco e vendere libri è davvero difficile. Noi stiamo andando bene, siamo soddisfatti dei risultati, ma certamente è un mercato di nicchia. Le motivazioni credo che vadano cercate nelle forme alternative di racconto (del quale comunque non potremo mai fare a meno): le serie tv, i social e così via, tutti strumenti di narrazione che richiedono una partecipazione meno impegnativa. Non credo però al funerale del libro, per fortuna esistono ancora i lettori.
Cosa si possa fare è una bella domanda. Noi cerchiamo di portare il libro tra i lettori, farglielo vivere, farli interagire con l’autore. Oltre a quanto già detto per “Il lungo viaggio del Pinguino verso la giungla”, il nostro ultimo titolo a marchio “WhiteFly Press”, “Fatti veri” la raccolta di racconti dell’attore Ivano Marescotti – oltre che nei classici luoghi deputati al libro (come le librerie e le biblioteche) – l’abbiamo portato nei teatri (all’Eliseo di Roma, a Rimini, al Teatro Socjale), in televisione, in radio, nelle piazze, abbiamo organizzato oltre quaranta eventi e, in sei mesi, abbiamo avuto oltre quattromila presenze. Un’altra cosa che abbiamo fatto è stata quella di presentare le poesie di “Anatomie comperate” di Gabriella Montanari facendole recitare all’attrice Cinzia Damassa e, invece, con “Memorie di un giovane disturbato” di Frédéric Beigbeder, abbiamo fatto un lungo tour che ha interessato le città di Palermo, Napoli, Roma, Firenze e Torino in stretta collaborazione con la rete degli “Instituts Français” e “Alliance Française” delle varie sedi italiane e con il circuito delle librerie indipendenti che ha scelto di proporre il nostro intero catalogo.
Le iniziative hanno avuto un’ottima affluenza di pubblico e questo ci fa pensare che, nonostante la crisi dell’editoria, davanti a proposte di qualità, e magari presentate in maniera diversa dal solito, i lettori manifestino grande interesse e curiosità.
– Cosa ne pensate delle vendite online che stanno sempre più prendendo il posto delle librerie tradizionali?
La vendita online, come credo a tutte le case editrici della nostra fascia, non ci piace particolarmente ed è, per noi, molto onerosa (venendo gestita dal nostro distributore nazionale – Libro.Co Italia – ci costa il 55% del prezzo di copertina). Però è inutile negarlo, online si vende buona parte delle copie e noi, oltre a essere presenti su tutti i principali store online (Amazon, Ibs, La Feltrinelli, Mondadori) abbiamo approntato lo shop online sul nostro sito www.vaguedizioni.com.
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi ?
Sì, come tutti, utilizziamo i social, e in particolar modo Facebook. I social sono importanti perché costituiscono una vetrina virtuale per farsi conoscere, ma richiedono molto impegno (in termini di tempo) per la loro gestione. Quanto ai vantaggi, certamente sì, non tanto sul volume delle vendite ma quanto strumento estremamente utile per far conoscere al pubblico le nostre iniziative (un titolo nuovo, un evento, una recensione).
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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