IL PASSAPAROLA DEI LIBRI, in occasione della manifestazione “Pisa Book Festival” ha intervistato Daniela Di Sora fondatrice di “Voland Edizioni”
– Presentatevi ai nostri lettori. Come nasce la vostra casa editrice e a che tipo di lettori si rivolge?
La Casa Editrice nasce nel 1994 su mia iniziativa, prima di fare l’editore, e alcuni anni anche contemporaneamente, facevo la slavista occupandomi di letterature slave, russe e bulgare, ed ho passato diversi anni in Russia e in Bulgaria.
Da questa passione verso il mondo slavo nasce la Casa Editrice Voland, nome tratto dal romanzo “Il maestro e margherita”, capolavoro del novecento russo di Michail Bulgakov.
Anche se il filone slavista resta una punta di diamante della Casa, negli anni Voland, pur mantenendo un livello alto di letteratura, amplia il suo orizzonte verso molti altri Paesi, ad eccezione di quelli anglofoni, di cui già molti altri si occupano.
– Qual è il titolo, l’autore oppure il progetto editoriale al quale siete più affezionati e perché?
Amélie Nothomb: l’incontro con lei ha contribuito a cambiare il destino della Casa Editrice. Questa straordinaria autrice, la più nota e la più venduta, è restata con estrema generosità sempre ed esclusivamente legata alla Voland, consentendoci così di distinguerci ed acquisire maggiore visibilità. Fra le sue opere cito “Metafisica dei tubi”: una delizia.
– In Italia si legge poco, così dicono le statistiche. Secondo voi è vero e perché e cosa si poterebbe fare per invertire la tendenza?
In Italia si legge poco: probabilmente una delle cause è la mega produzione di libri – sono circa sessantamila le novità ogni anno – che in alcuni casi può lasciare disorientato il lettore.
Per incrementare la lettura si deve puntare sulla scuola ma anche sulla famiglia; i genitori dovrebbero leggere i libri ai propri figli fin da bambini: da genitori lettori infatti nascono lettori. Un altro punto cruciale per diffondere la buona lettura è non andare esclusivamente dietro alle mode: ad esempio sono ormai anni che si pubblicano in maggioranza noir e gialli, è importante ora superare questa tendenza.
– Consigliate uno dei vostri titoli e diteci il perché?
Premesso che tutti i titoli sono pezzi di cuore, posso citare un autore bulgaro che amo particolarmente, Georgi Gospodinov, appena uscito con “E tutto divenne luna” che contiene 19 racconti bellissimi e affascinanti; o ancora “Notte” di Edgar Hilsenrath che consiglio vivamente: un libro duro, 580 pagine di pugni nello stomaco, ma straordinario, pieno di forza.
– Qual è il vostro rapporto con i social, con quale strategia li usate e se ne traete dei vantaggi ?
È un mezzo che usiamo ampiamente, esiste una pagina Facebook della Casa Editrice oltre ad una pagina personale e siamo presenti anche su Instagram e Twitter .
I social sono tutti molto importanti sia come modo efficace per interagire con i lettori, sia perché le recensioni sui giornali sono sempre più inarrivabili, per una serie di motivi.
redazione@unlibrotiralaltroovveroilpassaparoladeilibri.it
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