Le mie letture: I libri del 2022 secondo Moreno Migliorati
Per le mie letture del 2022 avevo scelto due criteri (non sempre seguiti alle lettera, ma abbastanza fedelmente sì): romanzi usciti nel corso dell’anno e ambientati in luoghi diversi e distanti tra di loro. Facendo un po’ il sunto della situazione, mi accorgo ora di aver visitato letterariamente località in quattro continenti (manca solo l’Oceania). Per i più curiosi, eccoli elencati:
Tokyo (più volte), Badlands (South Dakota), Accra (Ghana), Arcipelago delle Cicladi, Jura francese, Monclar (Francia), Tallin, Barcellona, Sofia, Bratislava, Stoccolma, Scozia, New York, Gerusalemme, Avana, Amsterdam, Zurigo, Polesine, Kansai (Giappone), Minnesota, Copenaghen, Dublino, Great Falls (Montana), Kirghisia, ‘Awafi (Oman), Bruxelles, Parigi, Roma, Milano.
La mia personalissima Top Ten è invece questa qui:
-
Aki Shimazachi, Maimai
Ognuno dei cinque volumi della nuova pentalogia della scrittrice giapponese avrebbe meritato di entrare in lista. Una scrittrice che sa parlare al cuore come poche altre.
2. Elisabeth Strout, Oh William!
Poco da aggiungere: Elisabeh Strout è una garanzia da sempre e il nuovo romanzo con protagonista Lucy Barton ne è la riprova
3. Inès Cagnati, Génie la matta
Una delle scoperte del 2022: una scrittura scarna, asciutta, di quelle che fanno male e, facendo male, sanificano
4. Garth Greenwell, Purezza
Ambientato a Sofia, con protagonista un alter ego dello scrittore americano, Purezza è un romanzo che descrive realtà che sono l’opposto del titolo, e lo fa con una scrittura spietatamente dura, ma senza mai autocompiacimento
5. Clarissa Goenawan, Rainbirds
Un romanzo di esordio, il primo di una trilogia, che non sembra affatto un romanzo di esordio, tanta è la maestria di questa scrittrice nel tenere uniti i fili della narrazione
6. Joan Sibier, Un’idea di paradiso
Una serie di racconti concatenati tra di loro dove il piacere della lettura si accompagna a quello di trovare le varie concatenazioni in essi contenute
7. Richard Ford, Incendi
Mea culpa, non avevo mai letto Richard Ford. Errore rimediato con la riedizione di questo romanzo che permette di apprezzare la prosa limpida e precisa di un grande della letteratura americana del 900
8. Adrian N. Bravi, Verde Eldorado
L’italo-argentino Bravi si conferma un maestro della narrazione, accompagnando il lettore nientedimeno che in un periplo attorno al mondo accompagnato da dei personaggi che rimarranno nella sua memoria
9. Claire Keegan, Piccole cose da nulla
L’irlandese Keegan firma questo piccolo ma bellissimo romanzo dimostrando una perfetta maestria nella descrizione psicologica dei personaggi e nel rendere l’atmosfera di un’epoca
10. Giorgio Montefoschi, Dell’anima non mi importa
I detrattori dicono che Montefoschi riscriva sempre lo stesso romanzo. C’è del vero, ma solo i grandi scrittori riescono a parlare sempre degli stessi ambienti e situazioni senza ripetersi mai e senza apparire banali. E Montefoschi è un grande scrittore.
E buone letture a tutti per il 2023!
Di Moreno Migliorati
Commenta per primo