LE ONDE, di Virginia Woolf
Un libro difficile, non per tutti, a tratti un po’ pesantino e di interpretazione ostica. Sperimentazione del flusso di coscienza attraverso il susseguirsi di monologhi interiori dei sei personaggi della particolarissima trama. Ognuno a se stante ma infine tutti coinvolti in un un’unica onda in cui l’individualità e la propria propensione, si frangono con la materia solida del mondo. Un libro che si sviluppa nell’arco di una giornata in cui i protagonisti, grazie ai loro complicati pensieri, vivono, crescono e diventano vecchi nella comunione di un’infanzia vissuta insieme che, come un filo condutture , li ha mantenuti uniti nonostante le proprie specificità. Un libro sulla vita che scorre e che si scontra sempre con l’impermanenza delle cose. Il contrasto tra ciò che si è e ciò che si deve essere.
Un mondo che ti chiede di correre e di adempiere a dei doveri che rappresentano la permanenza di quelle abitudini che ci allontanano dalla nostra solitudine, ma che si rivelano comunque , un camuffamento di ciò che è . Il tempo che scorre, goccia dopo goccia , il dolore costante , l’amore che ci addomestica e la morte inevitabile .
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