LE PAROLE DELLA NOTTE, di Seamus Deane
Le storie dei romanzi irlandesi sovente si somigliano: famiglie povere e numerose, spesso tenute insieme dal rancore e dall’odio verso gli inglesi, che vivono vite ordinarie sorvegliati da preti severi e bigotti, senza farsi mancare una buona pinta e tanta ironia.
In questo romanzo a raccontare una delle tante “storie irlandesi” è un ragazzino che, dal suo punto di vista, narra dell’Irlanda dal dopoguerra agli anni 60, secondo le date segnate sul suo diario che fanno da filo conduttore alla vicenda e scandiscono le tappe della sua crescita; Sonny Doherty, il protagonista che però non dice mai il suo nome, arricchisce il suo racconto con tipiche fantasie infantili e aggiunge fate, fantasmi e altre creature folcloristiche che conosce dalle leggende imparate in famiglia e a scuola, passando facilmente dai toni del sogno a quelli del mistero e dell’avventura, in un racconto nel quale anche il lettore fatica a distinguere la realtà dalla fantasia.
Sonny racconta, così, di luoghi infestati e degli spiriti che popolano casa sua, come il fantasma di sua sorella minore morta di meningite e quello dello zio Eddie – ossessione di sua madre ma del quale non si parla mai – giustiziato dall’IRA, figura che esercita un fascino misterioso e irresistibile sul protagonista, deciso a ricostruirne la storia: attraverso i ricordi, le suggestioni e le immagini del diario di Sonny, il lettore entra in un mondo segreto dove gli adulti nascondono ciò che non si può dire a parole ma che si deve tramandare.
Ogni episodio, oltre a costituire una tappa fondamentale per la crescita del protagonista, aggiunge un tassello alla storia del segreto che lega sua madre, suo padre e il defunto Eddie, il fantasma che sembra responsabile della loro separazione e del dolore che li opprime entrambi.
La maturazione del protagonista diventa così consapevolezza storica, capacità di comprendere il dolore altrui e responsabilità nel volerlo condividere, intrecciando il suo destino con quello tormentato della sua terra.
Racconto di formazione drammatico e teso, dai colori tra il giallo e il noir ma senza essere troppo cupo, Le parole della notte è una lettura avvincente e intensa le cui pagine migliori sono quelle dedicate alla storia dell’Irlanda, una terra nella quale il tempo sembra sempre fermo e impedisce il rimarginarsi delle vecchie ferite.
Consigliato agli amanti dell’Irlanda lontana dagli stereotipi da cartolina e a chi apprezza una bella prova di scrittura.
Recensione di Valentina Leoni
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