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LE SIBILLE, di Vincenza Alfano (Solferino – febbraio 2025)
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Costanza è una scrittrice alla ricerca del romanzo perfetto, sua figlia Emma al contrario cerca di condurre una vita normale. L’equilibrio nel rapporto tra le due viene meno quando la prima tenta il suicidio. Dopo aver lasciato una lettera di addio alla figlia; quest’ultima, per cercare di trovare un senso al suo gesto le delle risposte a tante domande che la accompagnano, si troverà a sfogliare un libro di Sibilla Aleramo regalatole proprio dalla madre e a cercare tra quelle pagine e in quella storia la chiave del loro rapporto.
Due storie, quella della scrittrice Sibilla Aleramo e quella di Costanza, due percorsi apparentemente paralleli ma con diversi punti in comune al punto da arrivare spesso a sovrapporsi, due vicende di grande umanità, fatte di ingiustizie, amori malati e determinazione di donne che non si piegano alle convenzioni ma perseguono i propri obiettivi sfidando il sistema. Un romanzo in parte storico e in parte di formazione, dove grazie ai riferimenti biografici a una grande scrittrice- di cui ammetto non conoscevo nulla- Costanza ed Emma possono ritrovarsi e ricostruire il loro rapporto frammento dopo frammento. È un testo veramente coinvolgente e scorrevole e l’azzeccato parallelo tra due donne vissute in tempi diversi ci mostra con grande chiarezza come certi meccanismi siano lontani dallo scomparire- seppur in forme diverse- e che sia sempre necessario lottare, contro ogni male, sia esso della società, delle relazioni o del cuore e come dalla conoscenza del dolore di questa lotta si possano ricostruire anche i rapporti più distanti.
Recensione di Enrico Spinelli
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