LE SORELLE LACROIX, di Georges Simenon (Adelphi)
Siamo negli anni trenta del secolo scorso. Le due sorelle Lacroix, Poldine e Mathilde vivono in una vecchia e grande casa in un paese della Normandia. Mathilde ha due figli Genevieve e Jacques e un marito, Emmanuel. Poldine ha una figlia, Sophie. La situazione economica della famiglia sembra buona grazie a varie rendite che la sorella maggiore, Poldine, amministra con grande attenzione e consentono una quotidianità scandita dalle solite abitudini. Emmanuel si ritira a dipingere nel suo atelier dove non fa entrare nessuno, Genevieve passa il suo tempo in chiesa a pregare, Jacques ha una relazione con la figlia del notaio presso cui lavora e Sophie ha un’auto con cui viaggia fuori dal paese. Dietro questa apparente normalità i sei familiari vivono covando reciproci rancori e radicali progetti di vendetta.
Simenon firma uno dei suoi romanzi più intensi e drammatici. La casa delle sorelle Lacroix è un antro buio ed ostile dove ogni familiare si sente prigioniero e progetta una fuga, magari fuggendo con l’amata o chiudendosi in un assoluto rifiuto di vivere o addirittura scegliendo la soluzione estrema. Le due sorelle assistono alle novità che le travolgono ma riescono a resistere saldamente ancorate al loro strano rapporto di amore e odio che sembra più forte di tutto.
Davvero un grande Simenon, una storia drammatica con alcuni dei suoi personaggi più intensi.
Bello e potente. Consigliato ma non se siete di malumore.
Recensione di Stefano Benucci
LE SORELLE LACROIX Georges Simenon
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