LE VERGINI, di Alex Michaelides (Einaudi – ottobre 2022)
Sacrifici necessari. Mi era molto piaciuto “La paziente silenziosa” con il suo sconvolgente finale e anche stavolta l’autore non mi delude coi suoi gialli dalla trama ben costruita.
Mariana, la protagonista, sta elaborando il lutto per la morte improvvisa del marito, che era il suo legame principale in un Paese, l’Inghilterra, in cui si è trasferita dopo un’infanzia solitaria in Grecia per studiare inglese a Cambridge e poi per studiare da psicoterapeuta. Una telefonata della nipote, Zoe, a cui è molto affezionata, la convince a tornare a Cambridge dopo tanto tempo per un grave avvenimento: la migliore amica di Zoe è stata trovata barbaramente uccisa. Mariana si troverà a dover vincere i fantasmi di un passato in cui tutto parla del defunto marito e conoscerà un gruppo di bellissime ragazze che sembrano molto intime di un professore molto affascinante con cui forse anche la morta aveva un legame particolare…
Mi è piaciuto molto, perché ben costruito, ben scritto, senza abuso di piani temporali diversi, con qualche tocco di Agatha Christie. Non sarei mai arrivata alla soluzione! Michaelides risulta senza dubbio uno degli scrittori di gialli più interessanti del periodo. Torna in un ruolo marginale anche l’odioso Theo Faber.
Consigliatissimo a tutti quelli che hanno amato il primo! Unico difetto: finisce troppo presto!
Recensione di Eleonora Benassi
LE VERGINI Alex Michaelides
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