LEHMAN TRILOGY, di Stefano Massini (Einaudi)
Un libro sorprendente.
Mi ero preparato per leggere una piece teatrale, anche piuttosto noiosa considerato l’argomento. E invece mi sono ritrovato davanti un’opera universale, a metà tra teatro e romanzo, poesia e musica klezmer.
È la storia della famiglia Lehman, una delle più importanti degli Stati Uniti, quella che più di tutti ha segnato la storia della finanza americana.
È la storia di tre fratelli, Henry, Emanuel e Mayer, e la storia dei fratelli loro figli.
È la storia di 160 anni d’America, dallo sbarco a Ellis Island dei tre fratelli capostipiti provenienti dalla Germania, fino al disfacimento della famosa Banca, passata ormai di mano e non più di proprietà dei Lehman.
Uno stile assolutamente innovativo, quello di Massini, tanto da far gridare al miracolo Luca Ronconi che vede nel testo una ventata di novità e lo avvicina a Strano interludio di Eugene O’Neill.
Con la regia di Sam Mendes ha vinto 5 Tony Award, il massimo riconoscimento americano per il teatro.
Insomma, ci troviamo di fronte a un testo di valore assoluto che sorprenderà, a condizione di non trincerarsi dietro la visione più tradizionale del teatro per lasciarsi invece trasportare da un incedere narrativo che assapora i toni dell’epica.
Recensione di Attilio Facchini
LEHMAN TRILOGY Stefano Massini
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