Letture 2021: Il bilancio di Rita Annecchino
E siamo arrivati al capolinea anche di quest’anno, dal bilancio incerto. Fino a ieri sera ero pronta col listone infinito di tutti i libri letti ma poi ho cambiato idea! Ho scelto di fare una selezione… anzi due, quindi non è vero che è proprio l’ultimo post del 2021, forse (vedremo) ce ne sarà un altro prima di stasera. Andiamo con ordine!
La selezione con cui ho scelto di chiudere l’anno è quella dei libri più belli in assoluto letti nel 2021.
Questo è stato l’anno delle saghe e dei seriali, per cui per me è stato un anno anomalo, visto che ho sempre girato al largo da questo “genere” di letture. Poi però la mia testa si è accartocciata in questo modo e perciò eccomi qui. L’elenco non è una classifica. Per me sono tutti a pari merito in testa perché sono libri magistrali, che mi hanno lasciato tantissimo.
– I Bastardi Galantuomini di S. Lynch: al momento una trilogia, di cui si aspetta il seguito. E’ una saga fantasy, ma quello che colpisce di più è l’estrema veridicità dei personaggi. Non sembrano essere diversi da noi anche se lo sono. Non sembrano abitare un mondo diverso dal nostro eppure l’ambientazione non è reale sia come tempo che come spazio. Davvero molto appassionanti. I titoli sono: “Gli inganni di Locke Lamora”, “I pirati dell’Oceano Rosso” e “La Repubblica dei Ladri”
– Attraversare i muri, un’autobiografia di M. Abramovic: un libro che racconta non una vita ma una Storia. Un libro che racconta di come Arte e Vita siano intrecci misteriosi ma indissolubili. Un libro che racconta un Amore in tutte quelle sfumature che tutto sembrano tranne amore. Un libro che ci tocca da vicino. Indimenticabile.
– I tre libri usciti in italiano di F. Thilliez. Ho finito di leggere l’ultimo proprio ieri e tutto ciò che ho detto sul finale de “Il manoscritto” me lo rimangio fino all’ultima riga perché in “C’era due volte” viene ripreso in mano donandoci una perla di genialità incredibile. Da leggere tutti e tre. Ricapitoliamo i titoli: “Il sogno”, “il manoscritto” e “C’era due volte”
-I primi due capitoli della saga di Dune di F. Herbert. Padre della fantascienza, il suo modo di raccontare è talmente particolare da entrarti dentro. Non esistono lunghe descrizioni, nemmeno precise… Lui ti sbatte addosso i conflitti e le relazioni tra i personaggi e ti lascia campo libero all’immaginazione per il resto. I titoli: “Dune” e “Messia di Dune”
– Metà di un sole giallo di C. Ngozie Adichie: questo è il libro “per non dimenticare”. Anche se non c’eravamo dobbiamo sapere cosa è successo e quanto siamo responsabili. Siamo stati noi occidentali a “decidere”, a fare e disfare per poi rifare e disfare ancora… e loro? A morire di fame in Biafra, centro culturale pazzesco. Faceva paura ecco tutto…
– Chiedi alla polvere di J. Fante: facciamocelo un giro in California, ci accompagna lui. Dove andiamo? Los Angeles? Attenti perché se ci facciamo guidare dai pensieri di Arturo Bandini, conosceremo quella Los Angeles che gli americani cercano di non mostrare mai. E allora cosa vogliamo vedere? Chiediamolo alla polvere e lei ci mostrerà…
–La leonessa bianca di H. Mankell: anche questo libro fa parte di un seriale, che però non mi sento di nominare tutto perché mi manca ancora una buona metà di libri da leggere. Questo mi è piaciuto perché la storia è ambientata in parte in Svezia, come ci si aspetta essendo lui scrittore svedese, e in parte a Capetown in Sudafrica. E il collegamento? C’è eccome… lo troviamo nella Storia… Mandela lo sa…
Direi che ci siamo, li ho nominati tutti. Ce ne sono tanti altri che mi hanno emozionata e trascinata in questo lungo anno ma di questi che ho nominato, mi porto dietro i segni…
Caro 2021, sono pronta a voltare pagina… quale sarà il primo libro del 2022? Io l’ho già scelto, ma fino a domani non lo tocco!
Di Rita Annecchino
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