Letture 2023: il viaggio letterario di Chiara Vicomario

Letture 2023: il viaggio letterario di Chiara Vicomario

Amo il viaggio che sia verso posti sconosciuti o anche ritornare in posti conosciuti per scoprire angoli nuovi e ricchi di suggestioni. E amo i viaggi letterari quelli che faccio ogni volta che prendo in mano un libro.

Quello che sto per raccontarvi è il mio viaggio del 2023 alla scoperta di nuovi autori, di nuove storie ma anche al ritorno a personaggi amati e che hanno ancora tanto da dirmi.

Tutto inizia nella Germania della Grande Guerra dove ritrovo “Le ragazze della Villa delle stoffe” ( Anne Jacobs) alle prese con nuovi personaggi e un percorso di crescita che le trasformerà da ragazze a donne della borghesia tedesca. Passo poi ad una lettura tenera, dolce ma anche molto profonda ambientata nel nostro bel paese con “Mio fratello rincorre i Dinosauri” (Giacomo Mazzariol) e mentre lo leggo rivedo alcuni bimbi che mi sono stati affidati nella mia breve vita di insegnante e mi convinco sempre di più che viviamo in una società che ci vuole fare sentire diversi gli uni dagli altri ma che non comprende che la disabilità é solo negli occhi di chi guarda.

Ma la cosa meravigliosa dei viaggi letterari è che si può passare da epoche e paesi e città quasi senza accorgersene e così nel mese di febbraio ritorno in Germania ma nel 1933 agli albori del nazismo con il libro “L’inverno del mondo” ( Ken Follet). Il romanzo è fatto di dettagli significativi a partire dalla copertina che ritrae un orologio da taschino appartenuto ad un uomo vittima della bomba di Hiroshima, le cui lancette si sono fermate all’ora in cui scoppiò la bomba. Il libro mi prende molti mesi non tanto per la storia che come sempre è scritta con stile lineare e scorrevole ma per la mole della pagine, e così quando inizio il nuovo romanzo sta già arrivando la primavera che mi trova a camminare nei boschi della North Carolina nel 1770 accanto a due personaggi noti soprattutto agli affezionati della serie TV Outlander. Mi riferisco a James e Clare Frazer protagonisti de “La croce di fuoco ” (Diane Gabaldon). Questo è l’ottavo capitolo della saga, ma a differenza della serie TV che approda a giugno sui teleschermi con la penultima serie a noi lettori mancano altri 8 capitoli prima di salutare i nostri beniamini.

Il nuovo mondo mi ha sempre incuriosito con le sue città, luoghi e culture diverse così decido di rimanere negli States ma ai giorni nostri con un titolo a dir poco evocativo nella calura estiva ( o per lo meno il mio spirito ne ha giovamento mentre grazie al condizionatore cerco di resistere ai 38 gradi della pianura!!)

Inizio così a leggere “Oltre l’inverno” (Isabel Allende). Questo romanzo si rivela subito una storia curiosa e un po’insolita ma dopo poche righe mi rendo conto che forse la scrittrice vuole portare all’attenzione del lettore un problema sociale e politico di cui tutti sentono parlare ma per cui pochi cercano una vera soluzione: l’immigrazione clandestina. In questo caso quella che interessa il sud America. E mentre le pagine scorrono una riflessione fatta da uno dei protagonisti mi gira in testa con insistenza :”Questa bambina è una rifugiata. Nessuno è illegale in questa vita. Abbiamo tutti il diritto di vivere nel mondo. Se il denaro e i crimini non rispettano le frontiere, allora le domando signore perché noi uomini dovremmo farlo?”

Proprio perché leggendo si può viaggiare tra il tempo e lo spazio attraverso luoghi ed epoche, si può anche entrare in punta di piedi nella storia delle persone. E così lesta lesta mi affaccio nella Milano di Pietro Morando, protagonista del libro ” Una storia privata- la saga dei Morando“(Carla Maria Russo)

Il libro a dispetto del titolo non è una vera e propria saga, però mi da modo di conoscere un aspetto della storia del nostro paese nel periodo tra il ventennio fascista e il secondo dopoguerra. Una storia dura, dove distinguere il male dal bene non è facile perché le azioni di ognuno di noi sono sempre determinate da una serie di circostanze che a volte sono fuori controllo. Dopo questo tuffo nella storia che mi porta a fare riflessioni sul passato e il presente, decido di scegliere un giallo “Il baco da seta” (Robert Galbraith). È da molto tempo che non mi dedico a questo tipo di letture che mi interessa perché mi spinge a mettere in moto il mio pensiero deduttivo, e subito dalle prime pagine capisco di avere fatto la scelta giusta. Rimango incollata alle sue pagine che scorrono veloci mentre l’ispettore Cormoran Strike insegue un assassino tra le vie e i quartieri di Londra.

A questo punto sono ormai giunta alla fine dell’ estate e mi rendo conto che con l’inizio dell’ anno scolastico non avrò più molto tempo per leggere quindi scelgo una lettura breve ” La casa degli amori impossibili ” (Cristina Lopez Barrio) che si rivela veramente una lettura “impossibile “, nel senso che oltre ad essere lento (ho faticato più a leggere questo che “Guerra e pace”!) è a tratti veramente tragico dove le sofferenze e le passioni sono i veri pilastri portanti della storia. È proprio vero quando dicono mai giudicare un libro dalla copertina!! Decido una volta arrivata alla fine di passare ad un bel romanzo storico e così inizio “La ritrattista “( Chiara Montani)

Non conosco nulla di questa autrice ma leggendo la storia nel quarto di copertina mi attira subito anche perché parla di una donna (Lavinia) e del suo tempo (l’Italia del 1400) e un ambiente quello dell’arte che mi ispira da sempre. E mentre scorro le pagine mi rendo conto di quanto é stata difficile e di quanto ancora lo é, la vita per molte donne.

Considerate da sempre il sesso debole sono state relegate per secoli a ruoli minori e preclusi molti ambienti dalla medicina, all’ arte a molti campi scientifici, e chi ha avuto l’ardire di sdoganarsi da uno stereotipo imposto è stata addirittura tacciata come strega.

Il mio viaggio per il 2023 termina qui ma sono già pronta a ripartire per altri luoghi.

Auguri per il 2024 e a presto con nuove letture.

Di Chiara Vicomario

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