Letture 2024: vi proponiamo le migliori di Attilio Facchini

Quest’anno ho letto soprattutto teatro, ma non ho comunque disdegnato la narrativa, per adulti e per ragazzi. Quindi, stilerò tre classifiche, una per genere.

Iniziamo dalla narrativa per adulti.

𝟏𝟏

𝐅𝐄𝐑𝐑𝐎𝐕𝐈𝐄 𝐃𝐄𝐋 MESSICO – 𝐆𝐢𝐚𝐧 𝐌𝐚𝐫𝐜𝐨 𝐆𝐫𝐢𝐟𝐟𝐢

Un romanzo complesso, a tratti inutilmente. Lo stile è interessante e la scrittura piacevole da leggere, e, quando la storia procede senza troppi sussulti temporali (il che accade abbastanza di frequente), è molto gradevole da seguire.

𝟏𝟎

𝐈𝐋 𝐒𝐄𝐑𝐆𝐄𝐍𝐓𝐄 𝐍𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐍𝐄𝐕𝐄 – 𝐌𝐚𝐫𝐢𝐨 𝐑𝐢𝐠𝐨𝐧𝐢 𝐒𝐭𝐞𝐫𝐧

Uno dei tanti romanzi ambientati nel corso della Seconda Guerra Mondiale che ho letto quest’anno. Lo stile di Stern è crudo, essenziale, privo di inutili orpelli. È la guerra, tanto basta.

𝟗

𝐈𝐋 𝐆𝐀𝐋𝐋𝐎 𝐂𝐄𝐃𝐑𝐎𝐍𝐄 – 𝐌𝐢𝐜𝐡𝐞𝐥 𝐓𝐨𝐮𝐫𝐧𝐢𝐞𝐫

Una bellissima scoperta. Il libro mi è stato regalato ben prima di Natale, e l’ho divorato. È una raccolta di racconti, alcuni veri gioielli. Come 𝐴𝑚𝑎𝑛𝑑𝑖𝑛𝑒 𝑜 𝑖 𝑑𝑢𝑒 𝑔𝑖𝑎𝑟𝑑𝑖𝑛𝑖, una storia che intreccia simbolismo e ricordi d’infanzia. Mi ha molto ricordato 𝑇𝑜𝑡𝑜𝑟𝑜, e in generale le opere di Miyazaki.

𝟖

𝐋𝐀 𝐋𝐄𝐓𝐓𝐄𝐑𝐀 – 𝐖. 𝐒𝐨𝐦𝐞𝐫𝐬𝐞𝐭 𝐌𝐚𝐮𝐠𝐡𝐚𝐦

Romanzo breve di un maestro della scrittura. Lo stile di Maugham è sempre piacevole, le sue storie, soprattutto i personaggi, interessantissimi.

𝟕

𝐂𝐀𝐕𝐀𝐋𝐋𝐈 𝐒𝐄𝐋𝐕𝐀𝐆𝐆𝐈 – 𝐂𝐨𝐫𝐦𝐚𝐜 𝐌𝐜𝐂𝐚𝐫𝐭𝐡𝐲

Uno dei più grandi scrittori americani. Troverete altri suoi romanzi in questa classifica. La sua scrittura è un gioiello, da leggere e rileggere. In questo caso, al servizio di una storia d’amore, che si trasforma in epica.

𝟔

𝐋’𝐀𝐒𝐒𝐀𝐒𝐒𝐈𝐍𝐈𝐎 𝐃𝐄𝐋 𝐂𝐎𝐌𝐌𝐄𝐍𝐃𝐀𝐓𝐎𝐑𝐄 – 𝐇𝐚𝐫𝐮𝐤𝐢 𝐌𝐮𝐫𝐚𝐤𝐚𝐦𝐢

Il solito Murakami, mi verrebbe da dire. Misteri, bizzarrie, personaggi enigmatici e magnetici. Una storia lunga e appassionante.

𝟓

𝐈𝐋 𝐏𝐀𝐒𝐒𝐄𝐆𝐆𝐄𝐑𝐎-𝐒𝐓𝐄𝐋𝐋𝐀 𝐌𝐀𝐑𝐈𝐒 – 𝐂𝐨𝐫𝐦𝐚𝐜 𝐌𝐜𝐂𝐚𝐫𝐭𝐡𝐲

Come detto, la sua scrittura è potente. In questo caso, i libri sono due, ma in realtà il romanzo è unico, diviso in due parti, anche se molto diverse l’una dall’altra. 𝑆𝑡𝑒𝑙𝑙𝑎 𝑀𝑎𝑟𝑖𝑠, in particolare, è un unico, lunghissimo dialogo. Nello stile di McCarthy, ovvero senza punteggiatura. Una goduria!

𝟒

𝐋’𝐀𝐆𝐍𝐄𝐒𝐄 𝐕𝐀 𝐀 𝐌𝐎𝐑𝐈𝐑𝐄 – 𝐑𝐞𝐧𝐚𝐭𝐚 𝐕𝐢𝐠𝐚𝐧𝐨̀

Un romanzo che è una delle più grandi testimonianze della Resistenza partigiana. Crudo e disperato.

𝟑

𝐋𝐀 𝐒𝐓𝐑𝐀𝐃𝐀 – 𝐂𝐨𝐫𝐦𝐚𝐜 𝐌𝐜𝐂𝐚𝐫𝐭𝐡𝐲

Ancora McCarty. Una storia senza speranza, quasi priva di dialoghi, in gran parte occupata da descrizioni di un mondo e un’umanità allo sfascio.

𝟐

𝐈𝐋 𝐒𝐎𝐂𝐂𝐎𝐌𝐁𝐄𝐍𝐓𝐄 – 𝐓𝐡𝐨𝐦𝐚𝐬 𝐁𝐞𝐫𝐧𝐡𝐚𝐫𝐝

Era tempo che volevo leggere un romanzo di Bernhard, avendo finora letto solo opere teatrali. Bernhard è un autore particolare, molto ostico e quindi bisogna affrontarlo con la giusta determinazione. Il Soccombente è come una spirale, si avvolge continuamente su se stesso. Del tutto privo di dialoghi in forma diretta. Del tutto privo di paragrafi e capitoli. È, in sostanza, un unico, compatto mattone di parole. E se riesci a non perdere la bussola, ne rimani ipnotizzato.

𝟏

𝐔𝐍𝐀 𝐐𝐔𝐄𝐒𝐓𝐈𝐎𝐍𝐄 𝐏𝐑𝐈𝐕𝐀𝐓𝐀 – 𝐁𝐞𝐩𝐩𝐞 𝐅𝐞𝐧𝐨𝐠𝐥𝐢𝐨

A oggi lo considero il miglior romanzo italiano mai letto. Anche 𝐼𝑙 𝑃𝑎𝑟𝑡𝑖𝑔𝑖𝑎𝑛𝑜 𝐽𝑜ℎ𝑛𝑛𝑦 è stato molto bello, ma questo forse lo supera, perché i suoi personaggi emergono in modo atroce dall’atrocità della guerra.

Ci vediamo da queste parti per la prossima classifica: narrativa per ragazzi…