LIBRO FILM: CRISTO SI È FERMATO AD EBOLI Carlo Levi 

LIBRO FILM: CRISTO SI È FERMATO AD EBOLI, di Carlo Levi

 

 

 

Un classico del 900; lo si trova in qualche antologia scolastica; ma, credo, meriti di essere ripreso; riletto e diffuso. Non è solo un’opera letteraria ma un vero e proprio libro di storia, da affiancare ai manuali, necessariamente caratterizzati da una prevalenza di date ed eventi nella loro successione fattuale. Leggendolo si compie un vero e proprio salto temporale, immergendosi nei luoghi e nella società contadina meridionale degli anni 30 del secolo scorso.

Carlo Levi è punito con il Confino in un paesino di montagna dell’entroterra Lucano, che lui chiama Gagliano, per le sue idee contrarie al regime. In realtà, il nome vero del paese è Aliano. Levi, medico, pittore, scrittore, benestante Torinese, si trova proiettato in un mondo che non avrebbe mai immaginato: arcaico, impregnato di superstizione che trasforma la Religione in mitologia con manifestazioni magiche, in un’alternanza di bene e male, di angeli e demoni. Una umanità contadina, poverissima, che possiede solo la propria volontà di sopportare pazientemente la miseria, le privazioni e la fatica spesso inutile su una terra poco generosa; a cui si affianca una piccola borghesia arrogante ed inetta; la cui scarsa propensione per l’impegno , si traduce nello sfruttamento della sottomissione dei contadini .

E’ questa l’Italia dell’Impero Coloniale che spendeva enorme risorse per la conquista dell’Etiopia, mentre a Matera una popolazione di ventimila persone viveva in grotte insieme con gli animali.

La sorella di Levi, nel lungo e faticoso viaggio per andare a trovare il fratello è costretta a fermarsi a Matera, dove prende coscienza dei famosi “sassi”: le grotte dove vive una umanità dolente. Viene circondata da un nugolo di bambini cenciosi che le chiedono qualcosa: fa il gesto di prendere qualche spicciolo ma i bambini la fermano. Riesce finalmente a capire che non vogliono elemosina ma “u chininu”: l’Italia Imperiale, aveva conquistato Adis Abeba ma non curava i bambini che morivano come mosche per la malaria, tifo e denutrizione.

Con sorpresa e dispetto di Don Luigi, il Sindaco, Levi fraternizza con i contadini; sta sempre in mezzo a loro; diventa un “signore”, Don Carlo, che si mescola tra loro; li cura, come può. L’amore di Levi per questa terra lo porterà a disporre che la sua tomba sia collocata nel Cimitero di Aliano; come in effetti è avvenuto

LO SCENEGGIATO

E’ disponibile su RAIPLAY la serie televisiva realizzata nel 79 , che si basa sul libro di Levi in modo veramente fedele; soprattutto grazie alla eccellente scenografia ed alla bellissima fotografia . E’ stata una piacevolissima sorpresa: mi sono “bevuto” le 4 puntate, che mi hanno lasciato la stessa amarezza e rabbia del protagonista, impersonato da quello straordinario attore che è stato G. M. Volontè. Un attore con un’espressione naturalmente drammatica. Lo sceneggiato (allora si chiamavano così) è bellissimo; interpretato da pochi attori professionisti e da una quantità di popolani veri; con quell’espressione di facce intagliate nel cuoio di chi passa la propria vita a lottare con la terra e con la natura.

Lasciate stare, per il momento “Bridgerton”, per dirne una. Guardate e gustatevi “Cristo si è fermato ad Eboli” su RAIPLAY; scoprirete un regista eccezionale Franco Rosi, e sceneggiatori come Raffaele La Capria e Tonino Guerra, scrittori con una penna elegante e colta. Insomma, la cultura italiana del 900, che, temo, i giovani di oggi conoscano poco

Recensione di Luciano Ribolsi

Letteratura e cinema ‘Storia di una capinera’ di Franco Zeffirelli dal romanzo di Giovanni Verga

Letteratura e cinema ‘Storia di una capinera’ di Franco Zeffirelli dal romanzo di Giovanni Verga

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Be the first to comment

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.