Libro/Film FORREST GUMP Winston Groom Robert Zemeckis
Libro – FORREST GUMP, di Winston Groom
Il romanzo di Winston Groom (1986) si colloca fra il grande romanzo drammatico di John Steinbeck “Uomini e topi” (1937) e “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte” romanzo scritto da Mark Haddon (2003).
Del primo, Uomini e Topi, prendiamo la mole robusta e forzuta di Lennie, del secondo, “Lo strano caso del cane ucciso a mezzanotte”, la genialità matematica del piccolo protagonista , sommiamo le due qualità e ci troviamo di fronte Forest Gump: un ragazzone grande e grosso un po’ tondo, con un quoziente d’intelligenza basso proprio come Lennie in Uomini e Topi, e dall’innata predisposizione per la matematica proprio come il quindicenne con sindrome di Asperger, nel romanzo di Haddon.
Forest Gump è un idiota (parola che nel libro è ripetuta continuamente sino a infastidire) di buon cuore che riesce, malgrado la sua diversità, a raggiungere traguardi impensabili.
Scritto in prima persona il romanzo si presenta con un linguaggio semplice e poco articolato proprio perché è Forest a raccontare le storie dal suo genuino punto di vista, con la sincerità di chi “riesce a pensare bene ma quando cerco di parlare o scrivere viene sempre fuori un gran casino” perché quello che gli passa per la testa è ben diverso da ciò che si vede all’esterno.
Forest ha la consapevolezza di avere un quoziente d’intelligenza piuttosto basso sebbene sembra prendere in giro il lettore con una sottile forma d’ironia nel sottolineare che lui è un idiota e non può capire le stronzate delle persone cosiddette normali come l’inspiegabile grande stronzata della guerra del Vietnam o la pochezza morale di personaggi di un certo spessore e riesce, cosi, con la sua idiozia a rendere ridicolo e stupido tutto ciò che la società ritiene importante.
Al contempo, Forest rimarca con la sua diversità il valore dell’amicizia incondizionata e dell’amore senza tempo verso Jenny.
Film – FORREST GUMP, di Robert Zemeckis
Dall’ inevitabile confronto con il film di Robert Zemeckis, capolavoro assoluto con la magistrale interprestazione di Tom Hanks, Il romanzo cartaceo risulta più spartano e meno pudico. Infatti il film si presenta più formato famiglia, frutto di un lavoro di ripulitura a opera dello sceneggiatore Eric Roth delle parti più spinte del libro di Groom, donando una forma più rispettosa e più romantica all’ handicap mentale non utilizzando, fra l’altro, la parola “idiota”, inflazionata nel libro.
Il romanzo e il film partono da una base comune per seguire percorsi paralleli.
Anche le figure secondarie hanno uno spessore completamente diverso.
Vi consiglio di approcciarvi alla lettura senza considerare il film altrimenti potreste rimanere molto delusi: la voce di Tom Hanks, egregiamente doppiato dal nostro Francesco Pannofino, non risulterà familiare nel narrato del romanzo.
“Forrest Gump: le 10 incredibili differenze tra il romanzo e il film
1)“La vita è uguale a una scatola di cioccolatini, non sai mai quello che ti capita”.
Se leggete il libro dimenticatevi di questa battuta e anche “stupido è chi stupido lo fa”.
Nel libro dice di se stesso:” Non sono stupido, solo idiota.”
2)Nel libro, in almeno un’occasione, Forrest Gump fuma erba dopo aver suonato l’armonica con un gruppo folk insieme alla sua amata Jenny. La storia è ambientata negli anni ‘60, periodo dei “figli dei fiori”!
3) Nell’opera di Winston Groom, la prima volta con Jenny, che nel film è interpretata dall’attrice Robin Wright, è un successo. Tutt’altro che imbranato, sotto le lenzuola Forrest ci da dentro come uno stallone, soddisfacendo a più riprese l’amica d’infanzia. Al termine della sessione amorosa, Jenny, sfinita, chiede retoricamente a Forrest: “Ma dove sei stato per tutta la mia vita?”. E lui: “In giro”.
3bis) Un altro dettaglio tralasciato dall’adattamento cinematografico di Forrest Gump è la carriera di scacchista intrapresa a un certo punto dall’insolito eroe creato da Groom.
4)Nel libro, Forrest non effettua la corsa attraverso gli Stati Uniti, ma diventa un wrestler noto con il nome di The Dunce, traducibile in italiano con Il Somaro
5)La sceneggiatura di Eric Roth tralascia anche la parte più assurda del materiale originale: dopo essere stato arruolato dalla NASA per una missione spaziale, Forrest, in seguito ad un incidente, finisce in Nuova Zelanda, dove viene tenuto in ostaggio per quattro anni da un gruppo di cannibali. Suo unico compagno in questa disavventura è un orangotango chiamato Sue, che lo seguirà in tutte le sue future avventure.
6)Durante la missione in Vietnam, Forrest salva molti dei suoi commilitoni, ma non lo scorbutico Tenente Dan Taylor, interpretato da Gary Sinise (i due, però, si incontreranno in ospedale, come visto nel film). Nel film Forrest assiste alla morte dell’amico Bubba (Mykelti Williamson) nel romanzo no.
7)Nel libro di Groom, Forrest non si ammala di poliomielite: la scena in cui il giovane Forrest corre fino a rompere il tutore alle gambe è tutta farina del sacco dello sceneggiatore Eric Roth.
8) Di ritorno dalla guerra in Vietnam, Forrest cerca (e trova) la fortuna pescando gamberetti a largo delle coste che danno sul Golfo del Messico. In realtà, nel libro la pesca si svolge in un lago nell’entroterra.
9)Nel libro Forrest – nonostante un quoziente intellettivo al di sotto la media – è una specie di genio della matematica, nel film no.
10) la mamma di Forest nel libro è una donna mediocre, piangucolona e vittima del destino, mentre nel film appare una donna coraggiosa e combattiva.
Odiosa nel romanzo nel rimarcare al figlio la sua “idiozia”, meravigliosa, invece, nel film.
Recensione di Patrizia Zara
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