L’IMPERO DELLA LUNA D’ESTATE, di Sam C. Gwynne
In Texas, l’espressione “luna comanche” indica, ancora oggi, la luna piena delle notti estive, momento in cui più spesso i Comanche assaltavano gli avamposti di frontiera.
Il saggio in questione ripercorre l’ascesa e il declino di questa tribù di nativi americani, arretrata tecnologicamente ma formidabile nell’arte della guerra a cavallo e racconta, senza nascondere gli aspetti negativi, l’epopea della frontiera, che fu troppo spesso cieco scontro fra culture incapaci di comprendersi: oltre alla celebre storia di Cynthia Ann Parker, la donna bianca che scelse di vivere tra i Comanche, che ha ispirato cinema e letteratura, quella di suo figlio Quenah, celebre capo e ancora di più, vera incarnazione dello spirito americano fatto di iniziativa e ottimismo, il saggio di Gwynne conduce il lettore alla scoperta di pagine della storia americana note al grande pubblico solo dai film: nel libro, la cui prosa scorrevole permette la lettura come fosse un romanzo, si raccontano le gesta, ora epiche ora infami, di celebri personaggi indiani ma anche generali americani, coloni, texas rangers, alla cui nascita viene dedicato uno splendido capitolo, oltre a molte notazione etnografiche che rendono questo saggio una lettura consigliata a ogni tipo di lettore.
Recensione di Valentina Leoni
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