L’INONDAZIONE, di Evgenij Zamjatin (Voland)
Romanzo breve di una potenza dirompente, “L’inondazione” è ambientato nella Russia comunista, fosca storia di un rapporto tra coniugi tormentato dal desiderio di una maternità che non arriva. È una vicenda drammatica, di gelosia e di sangue.
Voi mi direte, vabbè la solita storia. E invece no, perché quella rappresentata è una Russia cambiata in peggio, in cui anche i sentimenti sono eccessivi e negativi, i protagonisti sono antieroi, e la natura incontrollabile ne è un potente simbolo.
Il fiume Neva ogni tanto straripa e inonda tutto portando solo morte e distruzione con sé, ma è tutto un’inondazione distruttiva, quella dei desideri animaleschi, dei sentimenti e delle reazioni agli eventi.
L’occhio indagatore dello scrittore-regista di questa novella tragedia greca, con un linguaggio affatto pomposo, ma straordinariamente asciutto, si sofferma su particolari e oggetti che rappresentano metafore materializzate.
Il racconto è ridotto all’essenziale per rendere maggiormente la tensione, per cui le descrizioni cedono il passo a immagini o frammenti di immagine.
Recensione di Patrizia Bellanova
Commenta per primo