L’ITALIA SUONATA. Dagli anni del boom al nuovo millennio. La storia e la musica, di Stefano Mannucci
766 pagine di storia dell’ Italia dal dopoguerra al 2018 (anno di pubblicazione) vista attraverso la musica, gli artisti, le loro storie, aneddoti e versi di canzoni da analizzare.
766 pagine che non ho letto d’ un fiato perché dopo aver letto di una foto, di un articolo di giornale, di un fatto, sono andata a cercare nel web i radiogiornali o le testate giornalistiche dell’ epoca, quasi a volermi accertare che non si trattasse di un fatto inventato.
La storia e la musica sono due binari paralleli su cui viaggia la nostra vita, la nostra cultura, le tradizioni e anche la politica.
Ho conosciuto strada facendo le storie di artisti e di canzoni che canticchio spesso, ma senza saperne i retroscena.
Ho imparato però anche a conoscere artisti nuovi che hanno scritto canzoni su fatti di cronaca a cui ho assistito.
Una lettura intensa che ha il sapore di una enciclopedia se quando arrivi all’ultima pagina sembra di aver letto volumi e volumi di roba: il filone ligure della musica, quello lombardo, quello romano, quello napoletano, quello toscano. E ora ti aspetti un volume enciclopedico integrativo dal 2016 al prossimo futuro. Storia e musica si sono sempre influenzati a vicenda e sempre lo faranno.
Fare la recensione di questo libro non è facile. Ne riporto un pezzo trovato in rete:
“Con Modugno gli italiani sognano di volare e si risvegliano nella notte del Vajont. Si scandalizzano con gli amori proibiti di Mina e la follia di Celentano. E poi gli enigmi della morte di Tenco, Gaber che rivendica la libertà dal conformismo, il processo degli autonomi a De Gregori, De André che solidarizza con i suoi rapitori, Dalla elogiato da Berlinguer, Guccini all’osteria con Wojtyla. E ancora: Rino Gaetano, l’irregolare, la rivalità tra Vasco e Ligabue, Pelù di fronte a Gelli, Pino Daniele e i lazzari moderni di Napoli. E mille altre storie, fra stragi impunite, terrorismo, il caso Moro, Tangentopoli e le tragedie dei migranti. Un mare di canzoni indimenticabili per chi c’era e per i millennial che cercano di suonare il futuro.”
Questo è un libro che devono assolutamente leggere coloro che amano la musica in genere.
Ma questo è anche un libro che devono leggere soprattutto coloro che non dedicano alla musica le giuste attenzioni per imparare da essa pezzi di cronaca e storia dei nostri tempi.
La cosa bella è che ogni volta che chiudi una pagina del libro per una pausa di lettura, ti restano in testa motivetti di canzoni che continui a canticchiare per tutta la giornata.
Fantastico! Ma prendetevi tempo per gustarne le note!
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