L’OCCHIO DEL LUPO, di Daniel Pennac
Un ragazzo e un lupo si incontrano allo zoo. E’ un incontro strano, il loro: ognuno chiuso nella propria gabbia, passano il tempo a fissarsi attraverso le sbarre -visibili o invisibili. Per il lupo è complicato guardare il ragazzo: il ragazzo ha due occhi, lui uno solo. Uno solo aperto: l’altro è rimasto ferito durante l’incontro con l’Uomo. Allora il ragazzo sceglie di aiutarlo, non gli piace creare difficoltà o imbarazzo: chiude anche lui un occhio. E’ a questo punto che i due, sullo stesso piano, possono raccontarsi.
È come un viaggio nel profondo: l’occhio buono del lupo si dilata e, se si guarda bene, ma davvero con attenzione, quel puntino nero in mezzo al giallo non è la pupilla, ma una famiglia. Una vita. Anche l’occhio del ragazzo si dilata, e dentro ci si vede guerra, miseria, sogni e storie. Dentro c’è l’Africa vissuta da lui, bambino.
Questo libro è un incontro di sguardi.
Si arriva in fondo con un senso di dolcezza e amarezza insieme, e alla fine una domanda sorge spontanea: “L’occhio del lupo” che si cita nel titolo, qual è in realtà? Quello aperto, o quello chiuso? Quello che “vede“, o quello troppo ferito per provarci?
A ognuno la risposta e… buona lettura
“Fiamma Nera, è vera la tua storia?”
Fiamma Nera rifletteva un momento, poi dava sempre la stessa strana risposta: “Più vera del contrario, a ogni modo”
Recensione di Benedetta Iussig
L’OCCHIO DEL LUPO Daniel Pennac
Ciao! Che bella questa favola! L’ho letta da bambina, verso i 9/10 anni. Mi sono immediatamente identificata con il lupo a causa dei miei problemi di vista (sono ipovedente con uno degli occhi cieco). Mi ricordo che la storia dei lupi era meravigliosa con la famiglia numerosa e la sorella speciale, Paillette, con la pelliccia d’oro. Mi ricordo che era una vicenda dolce e riflessiva fatta di fiducia. Devo dire il vero: della storia del ragazzo invece non ho memoria. Mi è rimasta la sensazione che fosse troppo trasognata per rintracciare qualcosa di reale. Ma forse mi sbaglio e sono passati troppi anni. Ahahahah
Ottima lettura comunque! La consiglio a tutti!