L’OMBRA DI VIRGINIA, di Lorena Lusetti (Damster – maggio 2024)
Quanto è bello sapere che periodicamente, magari quando noi affezionati iniziamo a sentirne seriamente la mancanza, Stella Spada torna a far parlare di sé.
Della sua squadra bizzarra ormai sappiamo tutto (forse), ma non ci stancheremo mai di commentare il look dell’Alda, o la montagna di pelo di Filippo. La presenza di Silvia aggiunge quel pizzico di ironia pungente di cui Stella non ha di sicuro bisogno ma noi si… non potremmo mai fare a meno di lei! E della new entry in famiglia? Ne vogliamo parlare? La piccola dolce e golosissima Lelia, cui basta una brioche messa da parte da Benito al bar per essere felice! Membro perfetto per questa famiglia!!!!
Ultimi ma non per importanza, Piero e Simone, la cui presenza anche se appena accennata, si capisce lontano un miglio quanto sia fondamentale per la nostra detective!
Questa volta andremo a spasso nel tempo, rimanendo sempre nei pressi del ghetto, tranquilli!
C’era una volta, ottocento anni fa, un mistero irrisolto, fra famiglie rivali e amori impossibili. Non ci confondiamo però: non siamo a Verona, ma sempre nel cuore di Bologna eppure… tra Galluzzi e Carbonesi… Bisogna far luce sulla vicenda per riabilitare (forse) un nome infangato da secoli di storia tramandata. Indagare non sarà semplice ma noi sappiamo che c’è la persona giusta che non si farà scappare il caso. Lo nostra Stella più il caso è difficile, più splende!
Nel frattempo, essendo praticamente al verde (come al solito), non si può seguire un caso solo, anche se illustre. Scegliamone un altro, possibilmente semplice, con un anticipo gustoso per far fronte alle spese e sopravvivere, ma sempre nei paraggi…
Capito Giacomo? Evidentemente non tanto…
Sto diventando come Stella: brontolo anche nero su bianco… è preoccupante!
Fortuna che il caso sembra praticamente già risolto e la signora paga bene, così avremo massimo risultato con minimo sforzo. Quasi non si capisce il motivo di ingaggiare un detective, ma non facciamoci troppe domande, accontentiamoci dell’anticipo.
Poi se ci sono di mezzo figli e possibili contrasti coi genitori, Stella si sente punta sul vivo e il caso diventa il suo chiodo fisso. Il pensiero automaticamente si sposta su Simone, soprattutto in occasione di un inaspettato invito…
Non voglio svelare troppo: posso sicuramente dire che mi è piaciuta molto l’alternanza fra presente e passato. L’espediente utilizzato, per quanto bizzarro, è assolutamente credibile.
Non fatemi dire altro! Segnatevi i luoghi storici citati per andarli a vedere al prossimo giro a Bologna…io non me lo farò scappare per nulla al mondo!
Buona Lettura
Recensione di Rita Annecchino
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