LONTANO DAGLI OCCHI, di Paolo Di Paolo (Feltrinelli)
Vicino…lontano…la vita prima e dopo….
Roma …anni ’80
Tre donne, Luciana, Valentina e Cecilia, che devono fare i conti con la maternità: età ed esperienze diverse, relazioni sentimentali confuse, decisioni da prendere.
Tre uomini, l’Irlandese, Ermes e Gaetano, che fuggono, non si sentono pronti ad essere padri, quasi infastiditi verso la ‘novità’.
E poi il bambino, quell’essere che cambia le carte in tavola, fa vedere tutto e tutti sotto un’altra prospettiva, portando a scelte inevitabili che poi sfoceranno in una “ Vita 2 “, lontano dagli occhi, in cui “ il futuro arriva davvero “, in cui un ‘alieno ‘ dopo l’abbandono trova il suo posto nel mondo.
Paolo Di Paolo scrive con attenzione e delicatezza di personaggi che si presentano con i loro dubbi, la sensazione di essere inadeguati, la paura del domani, di diventare grandi, di passare dallo status di figli a quello di genitori.
Lo stile è accurato e il lessico ben si adatta ai vari momenti narrativi: da intimo a diretto, da empatico a distaccato.
Nell’ultimo capitolo, bellissimo, “Vita 2” appunto, l’autore passa alla narrazione in prima persona; ritroviamo i protagonisti con i quali il personaggio parlante dialoga con il cuore in mano, perché “ le parole fanno esistere “:a tutti ha qualcosa da raccontare perché tutti sono stati importanti.
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