LORO, di Maxime Chattam (Salani – ottobre 2024)
Sempre alla ricerca di nuovi autori di thriller a tinte forti spesso ascolto i consigli di alcuni amici che sono sia avidi lettori di romanzi thriller o scrittori anch’essi. François Morlupi ( non credo abbia bisogno di essere introdotto ) incalzato dal suo altter-ego Biagio Maria Ansaldi e la squadra dei Monteverdiani mi ha consigliato con un suo post questo romanzo di un autore a me sconosciuto.
Fidarsi di Morlupi si può visto ciò che ha scritto e che continua a scrivere storie ricche di suspense ed intrighi, quindi perché non documentarsi e dopo eventualmente acquistare? Bene, dopo un po’ di ricerche mi sono deciso a comprarlo. Ed è stato un buon acquisto. Maxime Chattam nelle note di copertine viene affiancato a scrittori come Joël Dicker e Stephen King, in effetti non trovo molti riscontro con questi due autori, che sebbene sia apprezzati da un vasto pubblico non incontrano i miei consensi.
Dopo averlo letto, e si legge con piacere, trovo la scrittura di Chattam più vicina a Jean-Christophe Grangé, Franck Thilliez ed Olivier Norek, tutti autori di grosso calibro.
La storia é molto interessante, legata ad un simbolo “ *e “ inciso sulla pelle dei corpi come segno del o degli assassini, avvincente, ricca di colpi di scena e certamente dinamica. Si parte dalla regione parigina, Parigi inclusa e si arriva in Irlanda, Spagna, Polonia, Germania e Nord del Canada.
Il romanzo si apre con un personaggio che potrebbe il protagonista del libro Alexis Timée ispettore di Polizia tormentato e deciso a porre fine ad una serie di omicidi che sta affollando i giornali e media di tutta Francia.
Non riuscendone a venirne a capo cerca l’aiuto di uno dei più famosi ed intuitivi profiler al mondo Richard Mikelis, che in piena crisi esistenziale e perché stomacato dal male che gli sbatte in faccia il suo lavoro, ha deciso di ritirarsi nella montagne del Jurà assieme alla famiglia e non vuole saperne di collaborare con la sezione ricerche di Timée, ma poi ci sarà una svolta. Come dicevo all’inizio Alexis potrebbe essere il personaggio del romanzo, ma leggendo capirete perché non lo sarà più. Il vero personaggio del romanzo invece sarà Ludvine Vancker, ispettrice di polizia ed anche lei facente parte della sezione ricerche. Bella, dinamica, decisa, ma col cuore fragile perché è stat tradita dagli uomini che ha amato e quindi disillusa. Si porta a letto qualcuno per passare il tempo fino a quando non si apre con Alexis.. Ludvine , proseguendo nella lettura capirete, dovrà farsi carico di tutto il lavoro che dovrà svolgere per riuscire a risolvere gli omicidi e le morti che piovono a raffica come in una tempesta tropicale.
Un buon romanzo, ricco di colpi di scena, a tratti un po’ splatter, ma di buona compagnia.
Per gli amanti del genere, una chicca.
Recensione di Paolo Pizzimenti
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