L’OSSO DEL CUORE Valentina Santini

L’OSSO DEL CUORE, di Valentina Santini (E/O – maggio 2022)

 

Ho letto un libro.

Ho letto un libro che ferisce l’anima.

Ho letto un libro che ferisce l’anima con un’arma strana, l’amore.

L’osso del cuore di Valentina Santini non puoi semplicemente lasciarlo sul comodino la sera e riprenderlo il giorno dopo, ti segue e ti afferra per i piedi, le braccia, ti si aggrappa al collo, vuole trattenerti lì dove tutto nasce, cresce e muore, nel cuore.

La vicenda di cui sono protagonisti Asma ed Esodo è una lunga, dolorosa, forse incomprensibile, storia d’amore.

Fine anni Settanta, l’Italia è sotto il controllo di un regime militare che non fa sconti a nessuno.

Asma è una bambina, vive a Casa Libertà, un luogo dove finiscono gli scarti umani, i prigionieri, gli oppositori del regime, i bambini con problemi. Casa Libertà non è accogliente come sembra, nasconde orrori e segreti.

La prima parte del romanzo mi ha trasportata in due altrove.

Mi sono ritrovata nelle atmosfere del fumetto The Promise Neverland di Kaiu Shirai, disegnato da Posuka Demizu dove dei ragazzini vivono in uno strano orfanotrofio circondato da mura invalicabili, gestito da una donna che chiamano “mamma”, la loro vita sembra trascorrere serena tra istruzione, gioco e il prendersi cura uno dell’altro, ma qualcosa di strano, assurdo e feroce avviene senza che loro se ne accorgano finchè un giorno alcuni bambini fanno una scoperta sconvolgente.

Il secondo altrove è il ricordo di un museo adiacente ad un convento che visitai durante un campo estivo nel periodo dell’adolescenza dove erano custoditi anche dei barattoli con feti di varie età gestazionali, sono trascorsi molti anni, ma li ho ancora davanti agli occhi e hanno sempre popolato il mio immaginario più macabro.

L’orrore e la paura, il disprezzo, la freddezza del male quando l’essere umano infierisce con crudeltà anche inconsapevole, innocente e indotta nei confronti di altri esseri umani.

L’osso del cuore ti lascia addosso anche questo.

L’ingenuità bambina, la dolcezza di un desiderio potente che se realizzato cambierebbe tutto, il dolore che diventa una regola spiegata male, le ossessioni che si trasformano in malattia, la disperazione che diventa estremo sacrificio.

L’osso del cuore te lo rovescia addosso, anche questo.

Asma ed Esodo s’incontrano nei corridoi di Casa Libertà e tra loro nasce subito una confidenza speciale fatta di fiducia, segreti e strani bigliettini.

La loro vita a Casa Libertà s’intreccia con quella altrettanto tragica e straziante di una donna, Laura a cui é stato portato via il figlio neonato, rimarranno legati per sempre anche quando Casa Libertà sarà un ricordo inevitabile, sempre presente.

L’amore è il motore di ogni azione anche se questa non è esattamente la favola che ci piacerebbe vivere o ascoltare.

L’amore come salvezza, perdita, disperazione, rimorso, ancora che ci trattiene nel mondo e ci lega all’altro.

Asma ed Esodo restano dentro, parlano a quella parte di noi che ha trattenuto a lungo un dolore, un desiderio di riscatto, un proposito di vendetta, la voglia di raddrizzare le strade storte, di tornare a vivere, di farlo insieme.

La scrittura di Valentina Santini opera come Asma con i suoi strumenti di precisione e ti lascia sempre con il groppo in gola. Non c’è una pagina che vorresti lasciare a metà.

Ci tornerò all’Osso del cuore, perché “É così che vedo le cose, ferme e disfatte”.

Recensione di Ornella De Lullo

L’OSSO DEL CUORE Valentina Santini

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