L’ULTIMO REGALO kathryn Hughes
L’ULTIMA DELUSIONE Dopo essere stata accompagnata dal malinconico viaggio di Jean Valjean e di Cosette e reduce già da alcune letture simili (Edmond Dantès docet), ho dirottato il mio interesse verso qualcosa di più leggero, per dare soddisfazione ad alcuni di quei numerosi volumi che languono e continuano ad accumularsi nella mia libreria, senza essere mai degnati di uno sguardo a causa della cronica mancanza di tempo. Quello che temevo, e che poi si è avverato, è la perplessità che emerge quando si prende un libro di evasione (di produzione attuale): dopo essere stati, per mesi e mesi, immersi nella lettura di alcuni tra i classici più famosi, si nota una differenza abissale e appare davvero molto difficile tornare alla narrativa contemporanea, perché ci si accorge che quelle magnifiche letture ci hanno profondamente cambiato in meglio. Forse la mia scelta si è indirizzata verso qualcosa di ultra leggero chissà, ma fatto sta è che il libro che sto per descrivere in me non ha lasciato alcuna traccia.
L’ULTIMO REGALO è l’ultima opera di Kathryn Hughes, Narra di Violet, una giovane madre, che perde di vista la sua amata figlia Tara, dopo essere partita per un viaggio di piacere in Spagna con un uomo affascinante, che però non ha mai molto convinto la ragazza. Partendo dal 2018, l’autrice torna indietro di 40 anni per mettere insieme i vari flashback, che si sono succeduti fino ad arrivare alla vicenda chiave del libro.
CONSIDERAZIONI PERSONALI Confesso che è stata una lettura del tutto deludente e pochissimo coinvolgente. Non mi aspettavo colpi di scena, ma almeno qualcosa di meno scontato dalla solita storiella già trita e ritrita. È vero anche che l’autrice non mi ha mai trasmesso granché, soprattutto dopo il secondo romanzo, IL MIO SEGRETO, ma mi ero ricreduta un po’ quando avevo letto il terzo, LA CHIAVE DEI RICORDI.L’ULTIMO REGALO è, secondo il mio parere, una storia raffazzonata e messa su forzatamente, giusto per onorare il contratto con l’editore e stare nei tempi di consegna. Per il resto, dato che proprio stasera ho finito di leggere un altro romanzo di narrativa odierna, per fortuna meno insulso, dovendolo riprendere per descriverlo, mi sono accorta che non ricordavo nemmeno i fatti salienti della trama, tanto mi è scivolato addosso! È per questo che non lo consiglio nemmeno come libro di evasione. Di letture leggere e che lasciano qualcosa ce ne sono eccome, ma non è il caso dell’ultima pubblicazione della Hughes.
Recensione di Lena Merlina
L’ULTIMO REGALO kathryn Hughes
A me invece è piaciuto molto come tutti i libri della Hughes, perché denigrarlo così e non dare l’opportunità di leggerlo a quelli che, poveri loro, si fidato di queste recensioni?
De gustibus non disputandum est. Buona giornata.