L’ULTIMO TEOREMA DI FERMAT Simon Singh

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L’ULTIMO TEOREMA DI FERMAT, di Simon Singh

Oggi vi propongo un saggio che si legge tutto d’un fiato, perché ha la struttura di un thriller, e che porta il lettore a scoprire sorprendenti aspetti della matematica che difficilmente vengono trattati a scuola.
L’argomento, in breve: Pierre de Fermat, un matematico francese del secolo XVII, sosteneva di poter dimostrare che per tutti i numeri interi maggiori di 2 (della variabile n), non esistono terne di interi positivi a, b e c per le quali si abbia:
a^n + b^n = c^n

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Il punto è che sosteneva sì di poterlo dimostrare, ma di non avere spazio per farlo, creando così un fantastico rompicapo, capace di appassionare i matematici dei secoli successivi che, inevitabilmente, si sentivano sfidati.

Singh racconta così trecento anni di storia della matematica attraverso le vicende, divertenti e tragiche, degli studiosi che hanno cercato di svelare il segreto del teorema (emblematico il caso del professore giapponese che fa harakiri per aver fallito la dimostrazione, o dei due che si sfidano a un autentico duello) fino ad arrivare ai giorni nostri, quando un matematico inglese, dopo aver dedicato tutta la sua vita a cercare la soluzione dell’enigma,riesce a vincere un premio che da quattro secoli aspettava di essere assegnato.

 

Ma la sua soluzione è davvero la risposta che cercava?

Appassionante come un romanzo, essenziale e godibile, scritto in un linguaggio chiaro anche per chi sia quasi a digiuno dell’argomento, il saggio di Singh si segnala anche per il sottile humor con il quale l’autore illustra questa particolare vicenda.
Consiglio la lettura a tutti!

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