L’UOMO CHE MORÌ DUE VOLTE Richard Osman

L’UOMO CHE MORÌ DUE VOLTE, di Richard Osman (SEM)

Il mio comfort-book, quella tipologia di libro che mi fa stare bene; quel giallo che mi consola nei momenti in cui altre letture non potrebbero farlo.

L’uomo che morì due volte” di Richard Osman è il secondo della serie che ha per protagonisti i quattro pensionanti nel residence per anziani “Cooper Chase”.

La storia segue quella del primo libro, “Il Club dei delitti del giovedì” che ha dato il nome alla insolita combriccola di investigatori: Elizabeth, Joyce, Ron, Ibrahim. Tutti e quattro ultrasettantenni.

Camminavano lenti, ma il loro tempo correva veloce. Sarebbero morti, ma succede a tutti. Tutti quanti ce ne andiamo in un batter d’occhio e nell’attesa non c’è niente da fare tranne vivere. Combinare guai, giocare a scacchi, quel che preferisci.

Oltre all’umorismo inglese, ad una serie ben dipinta di personaggi peculiari e amabilissimi, il giallo è davvero intrigante, la soluzione è complicata anche se, in fondo forse era sotto gli occhi del lettore.

 

 

…se uno non si sente mai smarrito nella vita, di sicuro non ha mai fatto un viaggio interessante.”

Il libro è sì un giallo e i nostri quattro anziani sono gli artefici della sua risoluzione, ma non solo, Osman va oltre; il suo è un romanzo pieno di umanità, di rispetto per l’età, di sentimenti, di voglia di vivere, di amicizia profonda.

Piacevolissimo.

In fondo al libro, nelle pagine dei ringraziamenti, Richard Osman scrive: “Per piacere, supportate le piccole librerie locali. «La vostra libreria: o voi che nulla acquistate, lasciate ogni speranza di ritrovarla per la via.»

P.S.

La serie, per ora, è composta da:

“Il Club dei delitti del giovedì”,

“L’uomo che morì due volte”,

“Il colpo che mancò il bersaglio”,

“L’ultimo diavolo a morire”.

 

Recensione di Lauretta Chiarini

 

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