M. GLI ULTIMI GIORNI DELL’EUROPA e i due volumi precedenti, di Antonio Scurati (Bompiani – settembre 2022)
Terza opera della tetralogia che Scurati sta dedicando alla figura di Benito Mussolini e al sorgere, affermarsi e morire del Fascismo in Italia e in Europa. Il romanzo che si fa Storia o, viceversa, la Storia che viene romanzata con la cura e la precisione che ci mette lo scrittore napoletano è un ibrido che a me piace.
Mi riporta alla mente (con le dovute differenze, sia ben chiaro) i romanzi popolari di fine ottocento che avevano una rigorosa ambientazione storica. Scurati, naturalmente, lo fa basando le narrazione su documenti veri, concreti, lasciando alla fantasia e alla creatività il giusto spazio per rendere il racconto quello che è: un mondo dentro il quale esistono persone/personaggi inseriti in un epoca storica e alle prese con fatti e problemi che li fanno vivere come se fossero davanti a noi.
Il lungo e non sempre lineare rapporto tra il dittatore Hitler e quello italiano viene così illustrato (sempre sulla base di reperti storici come lettere, documenti ufficiali, ecc) in tutte le sue sfumature: la titubanza di Mussolini ad entrare in guerra, la doppiezza del dittatore nazista, la pavida opposizione delle democrazie Francese e Britannica, la conferenza di Monaco del 1938, il Patto Molotov-Ribbentrop, ecc.
Questo terzo capitolo della quadrilogia è più scarno rispetto ai primi: solo 372 pagine (l’edizione elettronica) contro le 791 del primo volume (M. Il figlio del secolo) e le 880 del secondo (M. L’uomo della provvidenza), per cui si legge abbastanza in fretta anche perché lo stile dello scrittore, proprio perché racconta la Storia con la maiuscola ma anche il vissuto quotidiano dei suoi protagonisti, è quasi sempre asciutto ed essenziale.
Mi sta piacendo molto questa specie di saga mussoliniana che sta scrivendo Antonio Scurati, è piacevole la lettura, si ripassa la storia del ventennio fascista (nella remota ipotesi che a scuola ce l’abbiano fatta studiare), oppure si impara a capire cosa fu e cosa significò per il nostro Paese la dittatura mussoliniana.
Buone letture a tutte e a tutti.
Recensione di Lini Alerci
M. L’UOMO DELLA PROVVIDENZA, di Antonio Scurati
Nel 1925, Mussolini era giovane presidente del Consiglio d’Italia, e si era assunto responsabilità enormi, primo fra tutte l’uccisione dell’onorevole Matteotti suo duro oppositore, aveva varato le leggi fasciatissime, aveva soppresso i partiti politici, riorganizzato il partito fascista in senso autoritario accentrando su di sé ogni potere, per finire, nel…continua a leggere
M – Il figlio del secolo, di Antonio Scurati
La lettura è indubbiamente impegnativa, per cui consiglio a chi lavora e/o studia di cimentarsi con la lettura durante le ferie, perché, pur leggendo correntemente durante l’anno malgrado gli impegni, ho impiegato più di un mese a finirlo, accelerando durante le vacanze. Premetto che non è un romanzo ma nemmeno un libro di storia, per cui sono fuori luogo i rilievi con la penna rossa in ordine alle date sbagliate e alle presunte sviste… le date e gli avvenimenti uno deve saperli da solo, agli scrittori possono essere concesse licenze. Si tratta di un genere diverso, posto che…continua a leggere
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