MASH, di Richard Hooker
Questo è uno dei libri “della mia vita”, e si vede dall’usura.
Uno di quei libri che stanno perennemente sul comodino e di cui puoi leggere due pagine, anche ogni tanto, per ridere e riflettere.
MASH, ovvero Mobile Army Surgical Hospital, insomma: un ospedale chirurgico da campo, ai tempi della guerra di Corea.
Il dramma della guerra è visto attraverso gli occhi dei protagonisti (indimenticabili!) Occhiodifalco Pierce, Duca Forrest e John Trappola McIntyre. I loro sono occhi disincantati, ironici, “scazzoni” e devono essere così per sopportare la fatica immane e l’orrore che hanno alle spalle (e anche “sulle spalle”, vista la mole di lavoro a cui sono sottoposti).
Attorno ai tre, che alloggiano nella “Palude”, la tenda in cui vengono ordite le loro trame, c’è una ridda di personaggi memorabili come il colonnello Blake, “vittima e carnefice” dei tre, il dentista colonnello Waldowski detto Cassiodoro), il maggiore “Labbra Ardenti” Houlihan, la capo infermiera, il cappellano cattolico Vinsanto…
Dal libro venne tratto un film che vinse la Palma d’oro a Cannes nel 1970, anche quello indimenticabile e che non tradisce le aspettative del lettore. Ci fu anche una discreta serie televisiva, forse meno graffiante di libro e film, ma ben fatta.
Ho appena finito di rileggere “tutto di fila” il libro e una volta di più ho constatato che non ha per nulla perso la freschezza e l’attualità: CONSIGLIATO!
Recensione di Marilisa Marili Lazzari
Commenta per primo