MAUS Art Spiegelman

MAUS Art Spiegelman Recensione UnLibro

MAUS, di Art Spiegelman

 

MAUS Art Spiegelman Recensione UnLibro
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Art Spiegelman, nato a Stoccolma nel 1948 da genitori ebrei polacchi, vive negli Stati Uniti dove ha iniziato a disegnare fin dall’adolescenza, partecipando a quella rivoluzione culturale che è stata, negli anni sessanta e successivi, la nascita del fumetto underground; in precedenza i fumetti erano di tutt’altro genere e spessore, i personaggi erano supereroi di sani principi ed animali parlanti, le storie erano perlopiù piccoli sketch, commedie divertenti ed avventure per famiglie.

Spiegelman ha preso, dalla cultura underground, la parte più seria e profonda: la necessità di rappresentare la realtà, nella sua interezza anche imbarazzante e dolorosa, di ricercare i valori essenziali della propria dimensione quotidiana.

 

La stesura di Maus è stata faticosa, un doppio viaggio nel proprio vissuto ed in quello del padre, alla ricerca di un contatto, un rapporto difficile, doloroso, di incomprensioni e durezze; storie personali che si intrecciano con la crudezza e l’orrore dell’Olocausto.

MAUS, di  Art Spiegelman Recensione UnLibro

La personalità di Art Spiegelman, le sue angosce personali (la morte della madre, suicida, viene rappresentata con infinita tristezza proprio in Maus), la sua acutezza mentale, la sua intelligenza emergono dalle pagine insieme alle figure dei topi/ebrei, dei gatti/tedeschi, dei maiali/polacchi, una satira asciutta e dolente che rimane impressa nell’anima. Il grande cartoonist Jules Feiffer ha definito Maus “…insieme romanzo, documentario, libro di memorie e fumetto”, e in effetti non è possibile collocarlo in un solo genere: biografia ed autobiografia, Spiegelman si mette in gioco in prima persona, raccontando se stesso mentre intervista il padre per scrivere un libro sulla sua storia: due voci narranti, nel presente e nel passato, a volte dolorose, a volte agghiaccianti nella loro crudezza, una storia nella storia che è stata per l’autore una sorta di catarsi.

 

Art Spiegelman ha messo tutto se stesso nella stesura di Maus, tanto da rimanere in qualche modo svuotato; dopo la sua pubblicazione infatti ha realizzato saggi, articoli di critica sociale, ma a fumetti solo qualche breve racconto, come L’Ombra delle due Torri ispirato alla tragedia dell’11 settembre.

Vincitore del premio Pulitzer nel 1992, Maus è un capolavoro unico ed assoluto; Art Spiegelman ne riassume nel sottotitolo tutta la forza ed il dolore: Mio padre sanguina storia.

Recensione di Simona Vagaggini

Titolo presente anche nella Rassegna mensile dei titoli più letti e commentati a Settembre 2018 dal nostro gruppo e nei 5 libri per il giorno della memoria 

 

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