MENTRE MORIVO William Faulkner

MENTRE MORIVO, di William Faulkner

mentre morivo

Dopo le prime venti pagine, la tentazione di abbandonare; altrettante pagine, subentra il desiderio di cominciare daccapo. Alla fine prosegui, con la sensazione di nuotare in un mare di nebbia.

La morte di una donna e relativo corteo funebre di marito e figli costituiscono la scarna vicenda narrativa: personaggi appena abbozzati, una esposizione frammentata, spezzata, monologante.

 

 

Ciascun protagonista racconta il proprio punto di vista ma nessuna coralità, nessuna armonia. Lo scritto ti impone uno sforzo continuo, quasi a volerti rendere partecipe della durezza della vita, trascinarti nella miseria umana, nella solitudine di una esistenza fatta di sofferenza, illusioni, inganni.

Al termine, però, il libro si conficca nell’animo e nella testa, con immagini potenti ed uno strano sapore in bocca che non ti abbandona. Una impervia strada ferrata che conduce ad una vetta da cui intravedi il panorama in una giornata priva di sole e rannuvolata. Da leggere e …rileggere

Recensione di Marco Andrisani

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