MHUDI, di Salomon Tshekisho Plaatje
È un libro speciale perché è stato un regalo assai gradito, ma è speciale perché è stato il primo romanzo in lingua inglese, o qualsiasi altra lingua europea, scritto da un sudafricano di colore. Uscito nel 1930, questa versione è stata ripubblicata nel 2010.
Mhudi, la protagonista femminile, è raccontata in maniera quasi fiabesca, curatissimi la sua immagine delicata e il suo carattere forte. Ma il romanzo è una storia di guerra, dalla prima all’ultima pagina, le guerre etniche tra tribù (ambientato nel 1830), con crudeltà, torture, rappresaglie…per il controllo del potere su luoghi e popolazioni, inclusi i primi olandesi venuti a prendersi alcune terre. Alcuni personaggi spiccano, in mezzo a tanta crudeltà, per la loro grande umanità.
<Che sciagura> pianse Mudhi addolorata, <che gli uomini ai cui consigli non possiamo partecipare, debbano sempre ingaggiare guerre, prosciugare gli occhi delle donne delle loro lacrime, e impregnare la terra della migliore creazione di Dio:il sangue dei figli di donna. Cosa mai, mi domando, potrà convincerli dell’inutilità di questo gioco?>
<Niente, sorella mia> gemette Umnandi con un sospiro, <finché sulla terra resteranno due uomini ci sarà sempre una guerra>. (Pag.202)
Un libro che racconta atrocità (sempre attuali purtroppo), ma con passi poetici davvero belli.”
Commenta per primo