MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO, di Eric Emmanuel Schmitt (E/O)
Momo è un ragazzo ebreo di 11 anni, che vive col padre in un quartiere popolare parigino.
L’uomo, lasciato dalla moglie, pieno di rancore e sofferenza, non si cura del figlio, che trova in Monsieur Ibrahim, l’arabo titolare della merceria del quartiere, un punto di riferimento e tanto affetto.
Un viaggio in Normandia sarà l’avvio di questa grande amicizia, un viaggio verso la mezzaluna araba ne segnerà la fine.
Ma segnerà contemporaneamente anche l’inizio della vita da adulto di Momo, in cui troverà spazio tutto quello che la depressione del padre gli ha negato e che l’affetto di monsieur Ibrahim gli ha svelato.
Un centinaio di pagine: lo leggi in un soffio e rimani incantato.
È un racconto cristallino, in cui ogni evento appare inevitabile, ogni emozione limpida, ogni sentimento naturale.
Il ragazzo ebreo e il vecchio arabo trovano con semplicità, grazie all’affetto e al rispetto reciproci, quel linguaggio comune che trasforma le differenze (di religione, di età, di esperienza) in ricchezza.
Credo che Momo e “l’arabo che non è un arabo” non si dimentichino facilmente!
Recensione di Elena Gerla
MONSIEUR IBRAHIM E I FIORI DEL CORANO Eric Emmanuel Schmitt
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