MRS QUINN DIVENTA FAMOSA Ogni vita ha un ingrediente segreto Olivia Ford (Corbaccio – maggio 2024)
Leggendo questo romanzo ho pensato subito alla famosa frase ” Cucinare è un atto d’amore” e devo dire che qui calza proprio a pennello.
Sì, perché al centro della storia c’è l’anziana Jenny Quinn, che vive in un villaggio inglese, nella contemporaneità, insieme al suo dolce e amato marito Bernard.
Vive un’esistenza tranquilla, in compagnia della sua famiglia e dei suoi nipoti.
Sembra che il tram tram quotidiano non abbia nessun guizzo particolare, tutto sembra procedere come in un mare calmo.
Ma la settantasettenne protagonista nutre dentro di sé il desiderio di partecipare ad un concorso per pasticceri, il famosissimo e ambito Britain Bakes. Si iscrive al concorso all’insaputa di tutti, anche del suo caro marito, a cui non nasconde nulla, o forse sì…
Riuscirà ad entrare a far parte dei pasticceri più bravi del Paese ed ambire, perché no alla vittoria?
L’autrice raccontando una storia semplice mette sul tavolo tematiche profonde e in alcuni momenti difficili e scottanti.
Quello che è comunque importante in questa narrazione è il connubio che si crea tra sue verbi: amare e cucinare.
Jenny ha trascorso l’intera esistenza a donarsi agli altri anche attraverso la cucina, soprattutto nel regalare momenti di dolcezza attraverso ricette di pasticceria e torte salate. Dolci, bon bon, squisitezze raffinate per far esplodere nel palato dei suoi cari gusti e sapori che potessero essere indimenticabili, come una specie di viaggio nello spazio e nel tempo e in un certo senso farsi conoscere per come è.
Un tempo passato che lei ha tenuto stretto e messo a memoria attraverso un ricettario che ha costruito con le sue mani, attingendo però ai ricordi di famiglia, in particolare della nonna e di sua madre con la quale ricorda quando impastava con le sue manine piccole insieme a quelle esperte e amorevoli di una figura materna, che le donato tutto il suo sapere e anche di più.
Nella sua cucina “vintage” ma funzionale al suo modo di essere e di fare Jenny ogni giorno si esercita a creare ricette, si impegna con tutte le sue forze, offre attenzioni e cure nel preparare, dosa con attenzione infinita misura, cottura e sapore, in una commistione di gusti raffinati e speciali da regalare agli altri, a chi vuole bene.
Un intenso lavorio fisico e mentale tra i fornelli, fatta di costanti attenzioni, impegno, passione è quella che presiede al contempo allo stesso lavoro fisico e mentale, alla costante attenzione e nutrimento anche quando si coltiva e si nutre un’amore. E Jenny lo sa meglio di tutti.
Un tempo lontano ha amato tanto qualcuno, l’ha ricoperto di attenzioni, cure amorevoli, ha donato tutta sè stessa perché quell’amore era una parte di sé stessa.
Un amore però che nessuno deve minimamente conoscere ed è sepolto da metri di “coperte” dentro il suo cuore.
Jenny si muove con disinvoltura tra le farine e le marmellate, tra la cioccolata e il caramello, tra un dolce e un salato, tra una dolcezza e un’amarezza così come spesso si presenta l’esistenza.
Un romanzo che un linguaggio semplice, scorrevole racconta di come la vita, ormai quella più vissuta che di quella che rimane da vivere, possa regalare ancora piacevoli e insperate sorprese e di come la tenacia nel rincorre i propri sogni possa veramente fare la differenza.
Ho trovato “gustoso”, e il termine qui calza a pennello, questo romanzo i cui capitoli riprendono titoli di ricette che fanno letteralmente venire l’acquolina in bocca.
Ho assaporato ogni pagina di una lettura piacevole, frizzante e, seppur nella leggerezza racconta di alcuni aspetti importanti della vita, come ad esempio il valore profondo delle tradizioni culinarie, il saper tramandare il sapere affinché non vada nell’oblio, dell’evoluzione del pensiero sociale nei riguardi delle donne, ma soprattutto del valore importante del cucinare, che se accompagnato dall’amore e dall’attenzione, diventa un atto sublime di altruismo.
Citazione preferita: “Bernard è stato il tuo primo amore? Be’ il mio primo amore è stata la pasticceria, ma quello che conta davvero, di amore, è l’ultimo”.
Durante la lettura ho immaginato una margherita, con la sua corolla di petali, come innumerevoli opportunità che la vita ci riserva e che basta cogliere con coraggio e perseveranza.
Commenta per primo