Muore a 96 anni la REGINA ELISABETTA, ci piace ricordarla così: LA SOVRANA LETTRICE, di Alan Bennett
Recensione 1
La Regina Elisabetta scopre la lettura, per caso e ‘per cortesia’, vicino agli 80 anni. Perché non leggeva prima? perché “leggere non era agire, e lei era una donna d’azione”… Poi, in seguito alla fortunosa scoperta dei libri, cambia tutto, la Regina si appassiona e legge sempre e ovunque: tra un evento e l’altro, in viaggio, sulla carrozza, nelle sue stanze, “era come un tarlo, un tarlo nella testa”. La lettura comincia ad assorbirla completamente, parla di libri con tutti: politici, sudditi, attendenti… le sue attività quotidiane ora la rendono un po’ insofferente perché la separano dai libri, è meno puntuale, meno precisa e dedica meno tempo e attenzioni al suo look. La sua missione diviene promuovere la passione per i libri, avvicinare tutti alla lettura, cosa che fa letteralmente impazzire il Primo Ministro, che durante i loro colloqui si sente come uno scolaro sotto esame. Questa sua passione provoca una reazione insofferente in chi la circonda e il suo staff cerca in ogni modo di allontanarla dagli amati libri… neppure una Regina può leggere in santa pace senza subire il giudizio degli altri (scommetto che questa sensazione l’abbiano provata un po’ tutti quelli di questo gruppo…)
Ho trovato questo libricino molto piacevole e godibile. Tratteggia perfettamente l’ossessione per la lettura, il desiderio di passare il tempo solo sui libri, pensare ai libri, parlare di libri, l’angoscia per la consapevolezza che per quanto si legga non sarà mai abbastanza rispetto ai confini sterminati di ciò che è stato scritto.
La Regina diviene più sensibile alle emozioni altrui ma al contempo “dovendo rispondere alla domanda se la lettura le avesse arricchito la vita, avrebbe risposto sì, salvo aggiungere con altrettanta certezza che l’aveva anche vuotata di qualsiasi scopo”, leggere era l’unica cosa che le desse entusiasmo…
La Regina è tratteggiata con molto amore da Bennett, è un personaggio veramente piacevole, intelligente, riflessiva e alla conquista di una sensibilità e di un’umanità che non le era mai appartenuta prima. Le ci si affeziona.
Di Elena Monfalcone
Recensione 2
“La sovrana lettrice” di Alan Bennet. Devo dire che è stata una bella sorpresa, non ci avrei scommesso più di tanto, e invece… Elisabetta II d’Inghilterra regna ormai da anni, è sulla soglia dell’ottantina e all’improvviso qualcosa sconvolge la sua vita, fatta di discorsi, inaugurazioni, colloqui, cene ufficiali, pranzi, tè, bagni di folla. Un giorno, gli amati corgi disturbano la quiete abbaiando furiosi in uno dei cortili sul retro di Buckingham Palace, e proprio fuori dall’ingresso delle cucine il furgoncino della biblioteca itinerante è fermo in attesa di utenti. La regina, incuriosita, si avvicina e – tra una chiacchiera e l’altra – prende in prestito un libro.
Sarà l’inizio di una passione che neppure intendenti, segretari e primi ministri sapranno contrastare, nonostante buffi tentativi volti a far tornare la regina alle sue solite abitudini e alla sua consueta puntualità, che la lettura invece ha sorprendentemente sovvertito. Un romanzo insolito, ben scritto, scorrevole, azzarderei persino “credibile”. L’autore è stato capace di far entrare il lettore tra le mura di Buckingham Palace in modo originale, regalandoci tra l’altro una protagonista che non ci saremmo aspettati, e con cui abbiamo una grande passione in comune. Perché “Non si mette la vita nei libri. La si trova”.
Di Eleonora Saia
Muore a 96 anni la REGINA ELISABETTA, ci piace ricordarla così: LA SOVRANA LETTRICE Alan Bennett
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