NE LEGGIAMO DI TUTTI I COLORI: Un amore, colore rosso scarlatto!
UN AMORE
Dino Buzzati
Colore: rosso scarlatto
“L’amore? E’ una maledizione che piomba addosso e resistere è impossibile”
Un amore è un libro sensuale, seducente, coraggioso, vero, non realistico o verosimile, ma VERO.
Un amore è una confessione, scriverlo è stato per Buzzati necessario, una medicina per chiudere definitivamente con una donna che gli aveva fatto letteralmente perdere la testa.
Un amore è un uomo, Antonio Dorigo, architetto milanese di 49 anni, un uomo incapace di relazionarsi, vittima dell’educazione ricevuta, totalmente e inesorabilmente dentro la realtà borghese, che se da una parte detesta dall’altra non riesce a scardinare dalla sua esistenza.
Essere borghese è come un tratto genetico, può non piacerti ma non puoi liberartene.
Antonio non vive, Antonio si lascia vivere. E’ un uomo che si è ammalato d un male indecifrabile, al quale non esistono cure: l’amore. Un uomo sconfitto, ingannato, ingenuo, tradito, idiota, misero, vile ma grazie all’amore, un uomo vivo.
“Come se qualcosa lo avesse toccato dentro. Come se quella ragazza fosse diversa dalle solite. Come se fra loro due dovessero succedere molte altre cose. Come se lui ne fosse uscito differente. Come se Laide incarnasse nel modo più perfetto e intenso il mondo avventuroso e proibito. Come se ci fosse stata una predestinazione. Come quando uno, senza alcun particolare sintomo, ha la sensazione di stare per ammalarsi, ma non sa di che cosa né il motivo.”
Un amore è una donna, Adelaide Anfossi, poco più che ragazzina, fa il mestiere più antico del mondo. Perché? Forse perché non può fare altro, in quella realtà popolana e nel mondo in cui vive. Praticamente senza una vera famiglia, fa la ballerina eterea alla Scala e quella sexi e sensuale in un night club e per arrotondare vende il suo corpo senza troppi problemi con una leggerezza quasi disarmante.
Laide è giovialità, energia, novità, freschezza, spregiudicatezza agli occhi di Dorigo. E’ sfrontata, maliziosa e menefreghista.
“Lui la amava per sè stessa, per quello che rappresentava di femmina, di capriccio, di giovinezza, di genuinità popolana, di malizia, di inverecondia, di sfrontatezza, di libertà, di mistero. Era il simbolo di un mondo plebeo, notturno, gaio, vizioso, scelleratamente intrepido e sicuro di sé che fermentava di insaziabile vita intorno alla noia e alla rispettabilità dei borghesi. Era l’ignoto, l’avventura, il fiore dell’antica città spuntato nel cortile di una vecchia casa malfamata fra i ricordi, le leggende, le miserie, i peccati, le ombre e i segreti di Milano. E benchè molti ci avessero camminato sopra, era ancora fresco, gentile e profumato.”
Un amore è una relazione, malata, ossessiva, angosciante, distruttiva, struggente, fatta di attese, gelosie, rabbia repressa, prese in giro, bugie. Un tipo di amore, una delle tante facce dell’amore, quella forse più adolescenziale, quella dell’innamoramento, alimentato esclusivamente da fuoco e passione. Un amore però che non si evolve, che non matura, un amore egoista. I due si usano l’un l’altro. Il loro rapporto basato su un unico comune denominatore, quello su cui si fondano i loro mondi: il denaro.
Un amore è una città, Milano, nel pieno boom economico, una città in crescita, in pieno fermento economico e sociale. Una città fatta di contraddizioni, quella moderna e borghese vissuta nei palazzi storici, nei teatri e nei locali alla moda e quella antica e nascosta delle periferie operaie, degradate e buie.
“In lei, Laide, viveva meravigliosamente la città dura, decisa, presuntuosa, sfacciata, orgogliosa, insolente. Nella degradazione degli animi e delle cose, fra suoni e luci equivoci, all’ombra tetra dei condominii, fra le muraglie di cemento e di gesso, nella frenetica desolazione, una specie di fiore“
Un amore è lo spettro della fermata ultima della vita dell’uomo, è la potenza inesorabile del destino, è l’attesa salvifica per Antonio perché lo allontana dal pensiero della morte.
“Come aveva potuto dimenticare una cosa così importante, la più importante di tutte le cose? Adesso era là di nuovo si ergeva terribile e misteriosa come sempre, anzi sembrava alquanto più grande e più vicina. Sì, l’amore gli aveva fatto completamente dimenticare che esisteva la morte. Tanta era la forza dell’amore”
Un amore è il rosso scarlatto, il colore dell’amore, dell’energia del movimento, della passione e della rabbia, è il colore dei quartieri della prostituzione, è il colore della lettera A che Esther Prynn ha dovuto accettare di indossare come un marchio a fuoco per aver infranto le rigide regole puritane del suo tempo.
Un amore è una storia apparentemente banale e squallida che la potenza della scrittura di Buzzati fa diventare universale e commovente…perché l’amore che sia reale o immaginario, sano o malato, appagante o tormentato è da sempre l’inevitabile leitmotiv della vita di tutti.
“Già in passato, più di una volta, aveva constatato la incredibile potenza dell’amore, capace di riannodare, con infinita sagacia e pazienza, attraverso vertiginose catene di apparenti casi, due sottilissimi fili che si erano persi nella confusione della vita, da un capo all’altro del mondo.”
Buona lettura!
Di Cristina Costa
UN AMORE
Dino Buzzati
Colore: rosso scarlatto
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