NESSUNO TORNA INDIETRO, di Alba De Céspedes
Ecco una scrittrice che da tempo ero curioso di leggere. Una grande scrittrice per quel poco che sapevo e devo dire che la lettura ha confermato le aspettative.
Certo una lettura piuttosto lenta in rapporto alle attuali novità in libreria ma uno stile luminoso e scorrevole. Il libro è uscito nel 1938 e ho letto che è stato osteggiato dal regime fascista. E’ la storia di un gruppo di ragazze che frequentano l’università a Roma e sono ospitate in un collegio femminile gestito dalle suore.
In questa ambientazione bacchettona e claustrofobica e in un quadro sociale, che l’autrice descrive mirabilmente, di quel tempo in cui la donna era davvero relegata a una condizione di completa subalternità in tutti i campi: società, scuola, famiglia, le ragazze vivono le loro vite cercando riscatto ed emancipazione.
La narrazione salta da una protagonista all’altra, una decina in tutto, soffermandosi meglio su alcune ragazze la cui personalità è meglio tratteggiata e la cui vita più articolata e complessa. Non voglio entrare nel dettaglio dei vari personaggi, questo non è il riassunto del libro.
Basta dire che la De Cespedes coglie appieno i frutti narrativi dell’intreccio ed in particolare le aspettative di vita delle ragazze che si muovono in un contesto sociale, economico e culturale molto diverso da oggi. Indubbiamente anche una ottima lezione di storia e di vita del nostro paese in quegli anni difficili.
Una lettura che consiglio. Senz’altro la partenza è lenta, direi lentissima. Non aspettatevi Wilbur Smith ma la lettura completa ripaga le ore di lettura.
Mi piacerebbe anche avere un parere da chi ha già letto questo libro.
Recensione di Stefano Benucci
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