NEVE, di Maxence Fermine
Una storia che regala emozioni, una fiaba raffinata, un balsamo per l’anima.
Colpisce l’atmosfera di favola, la millenaria ritualità giapponese, la poesia sulla quale poggia l’intera storia, l’amore per l’arte e l’Amore.
Yuko, compiuti diciassette anni, è chiamato a decidere della propria vita: sarà monaco o guerriero.
Non è facile rivelare al padre le proprie aspirazioni, Yuko trova però la forza di confessare il proprio amore per la poesia e per la neve.
Yuko compone haiku interamente dedicati alla neve, ma i suoi componimenti sono troppo bianchi.
Questa la sentenza emessa da un emissario dell’Imperatore, arrivato proprio per valutare il lavoro del giovane poeta; gli consiglia di recarsi alla Scuola di Saseki per diventare un poeta completo.
Deve imparare a mettere i colori nelle sue poesie piene di neve.
Nessuno potrà insegnarglielo meglio di Saseki, un vecchio poeta divenuto cieco da tempo.
Inizia così il lungo e impervio cammino che porterà Yuko a diventare uomo e a realizzare il proprio sogno.
Yuko, una volta ascoltata la difficile storia del suo mentore, si offrirà di aiutarlo per regalargli una nuova serenità.
La scelta finale del suo maestro lo stupirà ma sarà anche l’insegnamento ultimo e più importante.
Il miracolo infatti si compirà, Yuko riuscirà ad aprire gli occhi della sua anima e a colorare di mille sfumature i cristalli della sua neve.
Ma questa non è solo una storia di neve…è anche la storia di Neve!
Recensione di Gabriella Calvi
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