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22(NON) DISPONIBILE, di Madeleine Grey (Mondarori – gennaio 2025)
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Per una volta bisogna ammettere che gli strilli pubblicitari di copertina hanno davvero ragione: si tratta davvero di una delle letture migliori che capiterà di fare nel corso dell’anno (anche se ancora la fine è molto lontana) e la sua autrice ha davvero moltissimo talento.
Hera, la protagonista di (Non) disponibile, è giovane, si avvicina ai venticinque anni, ma è indietro rispetto alle sue coetanee in termini di progressione di carriera e in generale di “sistemazione” sul fronte della vita. Ha conseguito tre lauree in discipline artistiche, vive con il padre, per non pagare l’affitto, e si ritrova nella posizione di dover finalmente trovare un lavoro e compiere il passo successivo verso l’età adulta.
Entra in scena Arthur. Fin dall’inizio, c’è uno squilibrio di potere nella relazione tra Hera e Arthur. Si incontrano al lavoro, lui è un giornalista mentre lei è una moderatrice dei commenti, lui è anche il capo del suo dipartimento e significativamente più vecchio di lei, finanziariamente sicuro e, naturalmente, sposato. Quello che inizia come un flirt in ufficio si trasforma rapidamente in una relazione.
Il romanzo è scritto in uno stile narrativo in prima persona, che dà al lettore il beneficio del senno di poi, poiché Hera rompe regolarmente la quarta parete nel corso del romanzo per ricordarci che sa di essersi comportata male, stupidamente, pateticamente, ecc. in certe situazioni con Arthur. Forse è proprio questo che fa provare empatia per Hera, invece di disprezzo. È così giovane e così vulnerabile, così disperata per aver combinato ancora così poco nella sua vita.
Il romanzo è divertente, in particolare all’inizio, ma l’umorismo cala man mano che la relazione si intensifica. È una storia di formazione per Hera, e quando giunge alla sua conclusione, lei deve decidere quale svolta dare alla sua vita. Niente spoiler, ovviamente.
Un romanzo davvero delizioso. Nonostante il personaggio principale sia un disastro praticamente in tutto, finisce con un’ondata di speranza e penso che abbia molto da offrire ai suoi lettori.
Recensione di Moreno Migliorati
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