OGNI GIORNO HA IL SUO MALE – LA PIETÀ DELL’ACQUA – IL METODO DELLA FENICE, di Antonio Fusco
Nella sonnacchiosa provincia toscana di Valdenza è in servizio il commissario Casabona, dopo una lunga carriera costellata di successi e indagini scomode. Il commissario è un uomo normale, con una famiglia in crisi a causa della tossicodipendenza del figlio maschio che ha causato – insieme alla routine del troppo lavoro – vari problemi con la moglie. Unica gioia è la figlia, studentessa in criminologia che tuttavia studia e poi lavora lontana da casa. Ma Casabona non si lascia abbattere e con perizia ed intuito affronta le indagini che lo aspettano: nel primo libro – Ogni giorno ha il suo male – un serial killer sconvolge al tranquillità della vita di provincia, nel secondo – La pietà dell’acqua – gli strascichi di una strage nazista danno l’inizio ad una serie di omicidi, nel terzo – Il metodo della fenice – una strana comunità irraggia la sua influenza sul territorio, intrecciandosi con morti sospette anche lontane nel tempo.
Le trame sono sempre ben costruite, i personaggi convincenti e Casabona e la sua squadra accompagnano il lettore con serietà attraverso drammi e sentimenti della vita umana, regalando al lettore libri interessanti, anche se senza suspense o colpi di scena. La narrazione si svolge tranquilla, portandoci mano mano alla scoperta di moventi e colpevoli.
“Del resto l’investigatore è solo un professionista che fa il suo lavoro; non spetta a lui redimere la feccia dell’umanità con la quale viene a contatto.” (cit.)
Gialli piacevoli, senza troppa ironia o sarcasmo (che però personalmente apprezzo sempre), con storie adatte a chi ama i misteri classici, alla Agatha Christie.
Recensione di Giulia Quinti
OGNI GIORNO HA IL SUO MALE – LA PIETÀ DELL’ACQUA – IL METODO DELLA FENICE Antonio Fusco
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