OMBRA MAI PIÙ, di Stefano Redaelli (Neo – giugno 2022)
Il romanzo vede la luce come sviluppo naturale e necessario del precedente Beati gli inquieti, libro che ho amato moltissimo anche per il titolo che trasmette speranza a tutti quelli come me che possono annoverarsi a buon diritto tra il numero degli inquieti.
Angelantonio è uscito dopo 3 anni dalla Casa delle farfalle, l’istituto psichiatrico in cui era stato portato dopo un grave attacco psicotico. Tornato a casa dei genitori, nel suo ambiente e tra i suoi amici capisce immediatamente che se per gli psichiatri i pazienti guariti sono pronti per affrontare il mondo, spesso è il mondo che non è strutturato e preparato per accogliere loro.
“È paradossale. Proprio quando è stata liberata, la follia è diventata muta. Sono pochi a raccontare la sorte del folle dopo la riforma Basaglia. Uso questa espressione con cognizione di causa: folle. Non pazzo e ne paziente. Folle: parola che recupera la dignità umana, artistica, spirituale di quella misteriosa forma di vita che alcuni di noi ricevono in sorte.”
Così le sue giornate trascorrono alla ricerca di una nuova normalità, tra vecchi amici e nuove conoscenze e senza mai dimenticare i compagni di percorso che ha lasciato nella Casa delle farfalle fino ad avere quasi la necessità di condurre la propria vita su due piani paralleli e contemporanei :dentro l’istituto e fuori. Si avverte infatti in tutto il racconto una sensazione di scollamento sottile e quasi piacevole che fa da filo conduttore ed è dichiarata, almeno a mio parere, nel libro che il protagonista ha in mano per buona parte del romanzo.
Ombra mai più è ben scritto, anche se il linguaggio, probabilmente, per scelta autoriale, non è esageratamente ricercato. Ciò che colpisce è la struggente malinconia dolce amara che pervade ogni pagina e che, per alcuni versi, lo rende quasi una favola per adulti.
Degno di nota è la profonda critica che l’autore fa, attraverso il suo protagonista, al mondo dell’editoria e alle sue regole spesso rispondenti più al marketing che alla qualità.
“A voi interessa vendere e la follia non vende abbastanza. La follia mette tristezza, più di altre malattie. […] Dalla follia non c’è assoluzione, ecco la verità, che forse fa liberi, ma che di certo fa male. E ancor più la libertà. Ma vi sono persone che non vi possono rinunciare, persone disposte a soffrire, persone folli.”
Recensione di Annachiara Falchetti
OMBRA MAI PIÙ Stefano Redaelli
1 Trackback / Pingback