OMICIDIO PER PRINCIPIANTI. La scelta di Contrera Christian Frascella

È trascorsa una settimana dagli ultimi eventi criminosi che hanno coinvolto il nostro irriverente investigatore privato. Troppo poco per dare una svolta significativa ad una esistenza già compromessa e disgraziata.

E infatti…

Ermanno, il cognato, gli ha imposto l’ennesimo ultimatum per lasciare la casa dove vive a scrocco da ormai otto anni.

Paola, la sorella, cerca di mediare le ostilità reciproche e mai nascoste tra i due uomini.

Valentina, la bellissima figlia adolescente, lo disprezza.

Anna, l’ex moglie, aspetta un bambino da lui e Contrera ancora non si perdona di essere stato così sbronzo e poco lucido la notte del concepimento.

Erika, la donna amata, non lo vuole più.

La Capacuore, il sostituto procuratore, aspetta soltanto l’occasione perfetta per togliergli la licenza da investigatore.

Ecco, eravamo rimasti esattamente qui.

C’è poco da stare allegri. Forse è meglio uscire, indossare la mitica giacca militare d’ordinanza e raggiungere la lavanderia/ufficio e vedere come butta. Si siede e aspetta.

Poco dopo Mohamed entra nel negozio. Mohamed è il proprietario della lavanderia. Lo punta.

«Contrera! E’ scomparsa una bambina dalla scuola elementare!», esclama.

Il pensiero, che diventa terrore, è rivolto subito a Giada, l’adorata nipotina seienne. La sua regina. Il suo amorino. La gioia dei suoi giorni inutili.

Contrera si precipita a scuola. Corre verso un nuovo caso investigativo. Si ritroverà ancora faccia a faccia con i fantasmi del passato, muovendosi nel quartiere torinese di Barriera di Milano, lo stesso dove è nato e cresciuto e che ora deve fare i conti con una criminalità che non si arresta e che inghiotte tutti e tutto.

È dicembre, il freddo è pungente. C’è una bambina da trovare e il tempo scorre troppo inesorabile.

«E poi siamo tutti marci. Dal primo all’ultimo. Forse non uccidiamo, ma possiamo essere orribili in mille altri modi».

Contrera, dove eravamo rimasti?