Parlarne tra amici, di Sally Rooney (Einaudi)
Una volta scoppiata la rooneymania, non c’è più modo di fermarla. E’ come la classica pallina sul piano inclinato. Nonostante l’inclinazione sia minima non c’è nulla da fare… la pallina corre sempre più veloce.
E così io, dopo aver letto “Persone Normali”, mi sono buttata su “Parlarne tra amici”, già sospettando che nuovamente i personaggi fossero normalmente complessi e complessivamente normali.
Il libro è come una vecchia signora che coi suoi ferri grossi di legno seduta su una sedia a dondolo inizia a intrecciare i fili di lana per un maglione. E noi lettori siamo i nipoti seduti ai piedi della sedia a dondolo a chiedere ogni tre per due come verrà alla fine.
E intanto riga per riga solo la nonna sa cosa sta sferruzzando.
Questo è un maglione con quattro fili principali, ovvero quattro personaggi le cui esistenze, per caso iniziano ad intrecciarsi. Il risultato non è sempre “bello”, ma le vicende sono intrise di profondità. Nulla è banale, anche se l’argomento cardine è il più sdoganato in assoluto: Il tradimento.
Ma qui il tocco della Rooney è fondamentale, perché, come in “Persone Normali”, riesce a trasformare un cliché in qualcosa di più… In qualcosa che resta dentro a lungo… In qualcosa di interessante con cui misurarsi.
La rooneymania ovviamente non si ferma qui.
Fate come me, leggetelo, non ve ne pentirete!
Recensione di Rita Annecchino
PARLARNE TRA AMICI Sally Rooney
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