PATTINI D’ARGENTO Mary Mapes Dodge

PATTINI D’ARGENTO, di Mary Mapes Dodge

Un tuffo nel passato, un salto temporale di tanti tanti anni.

Pattini d’argento” di Mary Mapes Dodge è un racconto per ragazzi del 1865, la prima edizione italiana dovrebbe essere quella dei Fratelli Fabbri Editori del 1957.

“…quando ha un libro in mano è felice come un coniglio in un orto di cavoli”

La storia è probabilmente nota ai più “grandi”; io lessi il libro alle elementari, me lo diede in prestito la mia maestra. Ma non ne avevo una copia. Ed è arrivata questo Natale.🥰

Hans e Gretel (da non confondere con Hansel e Gretel, tutt’altra storia adattata dai fratelli Grimm), sono fratello e sorella, vivono in condizioni di povertà in Olanda, in una casupola, con la madre ed il padre ammalato da tanti anni.

 

 

Ci sono tutti gli ingredienti dei racconti dell’epoca: povertà, nobili sentimenti, voglia di fare e non piegarsi alla sorte avversa, voglia di andare a scuola ma desiderio di lavorare fin da piccoli per aiutare la famiglia, ci sono i loro poveri pattini di legno… e ci sono i pattini d’argento; ma c’è anche tanta Olanda dentro e, tra i ragazzini che pattinano sui canali ghiacciati, possiamo quasi vedere nel dettaglio l’ambiente dell’epoca: descrizioni davvero belle e utili considerando che la Dodge non aveva mai messo piede in Olanda. E poi l’autrice ci racconta anche di una grande empatia, di un rispetto ammirevole per il “diverso” (in questo caso diversi per classe sociale o diversi perché additati da qualcuno come “idioti”).

Insomma, per l’epoca, un rinnovamento non da poco.

Per me è stata una rilettura da adulta, un viaggio a ritroso nell’infanzia che mi ha emozionata, ma credo che si dovrebbe far leggere ancora oggi, a scuola. Merita che i giovanissimi lo leggano perché non è solo un romanzo di buoni sentimenti, è anche Storia.

 

Recensione di Lauretta Chiarini

 

L’isola dei tesori, dove gli animali sono preziosi

Commenta per primo

Commenti

Questo sito usa Akismet per ridurre lo spam. Scopri come i tuoi dati vengono elaborati.