Pensieri. Di terra, di vita, d’amore, di Domenico Cornacchia (Edizioni Efesto – aprile 2023)
Lo scrittore Domenico Cornacchia torna dal suo amato pubblico dei lettori con un nuovo e imperdibile lavoro editoriale, scritto in chiave poetica. Una splendida ed emozionante silloge poetica edita Efesto Edizioni intitolata: “Pensieri di terra, di vita, d’amore”. La raccolta scritta per noi pone l’attenzione non solo sulla natura e su tutto ciò che di bello ha, ma pone soprattutto l’accento sul modo in cui osserviamo, guardiamo, percepiamo i cambiamenti attraverso l’utilizzo degli occhi. Proprio quest’ultimi sono un altro elemento cardine dei versi di Cornacchia, ed è proprio l’occhio ad avere il privilegio di ritrovarsi sulla cover del libro. Un occhio di un cavallo che col suo sguardo attento e profondo cerca di convincere tutti i lettori che andranno a leggere la silloge a doversi prendere le cose belle della vita, senza avere paura, pensieri e soprattutto a non dover essere legato con le briglie, bensì a doversi sentire libero.
I versi che l’autore ci propone sono scritti con l’utilizzo di uno stile fluido, accattivante e soprattutto tutti sono ben delineati nei particolari. Poesie che colgono la vera essenza della natura e la vera bellezza delle cose viste attraverso gli occhi e attraverso i sensi. Infatti, lo scrittore Domenico è bravo a trascrivere su carta tutte le percezioni che prova e sente. Il tutto viene accentuato dalle similitudini, i versi sono pieni di questa figura retorica, ma non solo, sono ricchi anche d’amore e d’emozione. Durante la lettura del testo scopriremo che l’autore ha deciso di utilizzare uno schema narrativo ben preciso: un continuo movimento tra i diversi paesaggi, dove tutti diventano i protagonisti principali, senza mai metterli in secondo piano. Un’altra particolarità del testo è data dalla struttura in sé del lavoro editoriale: non troveremo un indice, né numeri di pagine e nemmeno dei titoli ben precisi per ogni poesia, un lavoro certosino e ben curato: ha deciso infatti, di dare la stessa libertà data ai suoi versi.
“Nitidi i ricordi, mio nonno seduto su una vecchia pietra. Maglietta d’annata. Sigarette senza filtro che accostavano i polmoni.”
Recensione di Anna Calì
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